Nell’ambito dei grandi festival europei dell’estate, quello di Verbier occupa un posto particolare. Non solo per la bellezza del luogo che lo ospita, in uno scenario tra i più spettacolari delle Alpi svizzere, ma per alcuni tratti che gli sono propri : la presenza di due straordinarie orchestre formate da giovani selezionati a livello internazionale, quella altrettanto forte di nuovi talenti accanto a celebri interpreti, una programmazione artistica ricchissima sia di eventi sia di proposte inedite, un pubblico fervidamente partecipe al clima vivace e coinvolgente della manifestazione.
Quest’anno (dal 19 luglio al 5 agosto) si festeggia il venticinquesimo anniversario con un cartellone di speciale richiamo che comprende una sessantina di appuntamenti. Ma soprattutto con l’arrivo di un Direttore Musicale prestigioso qual è Valery Gergiev, che succede a James Levine e a Charles Dutoit. Molto atteso anche perché è stato ospite di precedenti edizioni, in memorabili serate sinfoniche o operistiche, e anche perché è noto il suo costante impegno per la formazione di nuove orchestre. Salirà sul podio della Verbier Festival Orchestra nel Concerto d’apertura dedicato al poco conosciuto ma splendido Dittico di Scedrin, al virtuosistico Rondò capriccioso in la min. per violino e orchestra di Saint-Saëns, al classico Concerto n.1 per piano e orchestra di Mendelssohn, a brani del popolare Candide di Bernstein e alla seducente Sheherazade di Rimsky-Korsakov ; con l’intervento del violinista Daniel Lozacovich, del pianista George Li e del soprano Pretty Yende (19|7 alla Salle des Combins).
Poi parteciperà al Concerto di gala per i 25 anni insieme a una smagliante sequenza di musicisti che hanno costellato la storia del festival, molti dei quali si esibiranno pure in questa edizione come solisti. Per citarne solo alcuni, da Martha Argerich a Mischa Maisky, Andras Schiff, Vadim Repin, Thomas Quasthoff, Maxim Vengerov, Pinchas Zukerman, Leonidas Kavakos, Evgheni Kissin, Gautier e Renaud Capuçon fino Yuja Wang e a Daniil Trifonov che a Verbier sono stati scoperti e lanciati nelle edizioni più recenti (25|7 alla Salle des Combins). Infine il Maestro russo dirigerà Adriana Lecouvreur di Cilea, che sfoggia un cast eccellente con Tatiana Serjan nel ruolo del titolo, Marcelo Puente ed Ekaterina Semenchuk in quelli di Maurizio e della principessa di Bouillon, il Coro del Teatro Mariinsky (26|7).Un secondo appuntamento lirico sarà per il Rigoletto verdiano che impegnerà la Verbier Junior Orchestra e i cantanti dell’Accademia sotto la direzione di Stanislav Kochanovsky (5\8).
Preziosa bacchetta in primo piano è Gabor Takàcs-Nagy, appassionato direttore dell’altra importante formazione del festival, la Verbier Chamber Orchestra. Che guiderà ne La Creazione di Haydn insieme al Kammerchor e a un quartetto vocale di rango formato da Miah Persson, Pavol Breslik, Andreas Bauer e Peter Mattei (21|7). Per poi tornare alla Salle des Combins con la stessa formazione e con Radu Lupu nel Concerto n.4 per pianoforte di Beethoven (30|7).
Mentre sul podio dell’orchestra sinfonica si alterneranno altri grandi Maestri : da Christoph Eschenbach con la Quarta Sinfonia di Mahler, preceduta dal concerto di Berg Alla memoria di un angelo con Leonidas Kavakos al violino e la voce del soprano Ying Fang (23|7); a Marc Minkowski che accosta una cantata di Bach al Requiem di Fauré (24|7); ad Alain Altinoglu che si presenta con l’illustre pianista Richard Goode in un programma mozartiano (29|7); per finire con uno dei più fedeli e ammirati protagonisti del festival, Gianandrea Noseda, che dedica due concerti a Prokofiev con la collaborazione delle giovani star del pianoforte Denis Matsuev e Yuja Wang (4 e 5|8). E fra le decine di meravigliosi artisti che si esibiranno in recital da solisti o in piccole formazioni nelle antiche chiese di Verbier, sarà davvero difficile per il pubblico fare una scelta : a quelli già ricordati, infatti, si aggiungono altri nomi del Gotha internazionale della musica, come lo stupefacente virtuoso del violino Ilya Gringolts e il sommo pianista Grigory Sokolov.