Dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno con l’esecuzione delle Nove Sinfonie, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali torna a Beethoven con un nuovo ciclo inserito nella ricca stagione appena iniziata e intitolata “Musica a colori” che, con l’appoggio di alcune conferenze sul tema, illustra i rapporti tra musica e arti visive nel XIX e nel XX secolo. Passando da Mendelssohn a Schubert, da Rossini a Wagner, da Richard Strauss alle avanguardie del Novecento in un percorso ampio e variegato che mette al centro il Maestro di Bonn, emblema stesso delle arti del suo tempo, al quale dedica una rassegna particolare : i Concerti per pianoforte, il Concerto e le due Romanze per violino scanditi in nove appuntamenti da qui a maggio, tutti con interpreti di talento alternando quelli famosi agli emergenti.
Il primo appuntamento, che vedrà sul podio de Le Ebridi di Mendelssohn e della Sinfonia n. 3 di Schubert il Direttore Principale dell’orchestra Alessandro Cadario, affida alla giovane pianista Viviana Lasaracina il Beethoven rapinoso del Concerto n. 1 (23 e 25 novembre). Seguirà, diretto da Gianluca Capuano, un brillante accostamento tra la Romanza n. 2 eseguita al violino dal più che promettente Jingzhi Zhang, alcune Ouvertures rossiniane e la Sinfonia “L’orologio” di Haydn (30 novembre e 2 dicembre).
Lo straordinario Triplo Concerto per pianoforte, violino e violoncello sarà interpretato dal Trio Maisky con la guida di George Pehlivanian, già calorosamente applaudito al concerto inaugurale dei Pomeriggi per la trascinante versione orchestrale dei Quadri di un’esposizione di Mussorgskij (15 e 17 febbraio).
Per il Concerto n. 2 arriverà un raffinato pianista qual è Nicholas Angelich, insieme al direttore Daniel Smith che accosterà all’Egmont l’Idillio di Sigfrido di Wagner e le Danze di Galata di Kodaly (22 e 24 febbraio). E per il Concerto n. 3 Davide Cabassi, star della tastiera fra le più ammirate della nuova generazione italiana, con Andris Poga sul podio anche per Metamorphosen di Strauss (8 e 10 marzo)A uno dei nostri più affermati violinisti, Marco Rizzi, il compito di illuminare il meraviglioso Concerto in re maggiore op. 61, sotto la guida di Giordano Bellicampi che dirigerà anche la Sinfonia “Scozzese” di Mendelssohn (15 e 17 marzo).
Ancora tre pianisti : Steven Osborne per il Concerto n. 3 diretto da Eduardo Strausser insieme alla Sinfonia n. 2 (26 e 28 aprile); poi Alexander Gadjiev interprete della trascrizione d'autore per pianoforte del famoso Concerto per violino op. 61 insieme al direttore Massimiliano Caldi (3 e 5 maggio), impegnato anche in pezzi sinfonici di Gorecki e di Respighi : e infine Benedetto Lupo, che si esibirà da par suo nel Concerto n. 5 “Imperatore” per la direzione di James Feddeck che gli accosterà la Sinfonia “Pastorale”(10 e 12 maggio).
Un ciclo interessante e attraente, che fa parte del programma generale della stagione ideata da Maurizio Salerno, ma che viene offerto al pubblico anche con un abbonamento riservato. I concerti si svolgono al Teatro Dal Verme, il giovedì alle ore 21 e il sabato alle ore 17.