I grandi melodrammi riletti e interpretati in chiave attuale
Inaugura Gatti con Berlioz, seguono Abbado con Verdi, Conlon con Britten e altri direttori di fama. Fra i registi Michieletto, Popolizio, Delbono, Vick. E il teatro si prepara a un altro anno di successi.

Daniele Gatti, che apre la stagione con "La Damnation de Faust"

Un cartellone che risponda alle attese dei frequentatori tradizionali e insieme a quelle del pubblico nuovo, specialmente giovane, entrato sempre più numeroso a farne parte. Dunque la presenza degli amati melodrammi sette-ottocenteschi, ma anche di titoli del Novecento e del nostro tempo, sempre in riletture registiche originali e attraenti.  Con il ritorno, sul podio e sulla scena, degli interpreti più applauditi e più legati al teatro. Sono queste le linee guida della stagione lirica 2017–2018 dell’Opera di Roma, lungo il percorso seguito negli ultimi anni e approdato a una vivace rinascita artistica che si accompagna al risanamento economico. “Per il terzo anno consecutivo il teatro chiude il bilancio in pareggio”, ha infatti annunciato il sovrintendente Carlo Fuortes, insediato nel 2014 all’apice di una crisi economica che ne minacciava la tenuta. “Sono certo”, ha aggiunto presentando la stagione, “che anche questo sarà un anno di successi, perché ormai abbiamo un grande pubblico del quale conosciamo le aspettative e le preferenze”.

Le produzioni operistiche saranno 10, di cui 7 nuove, per un totale di 76 recite. Ad esse  si sommeranno quelle della stagione estiva di Caracalla, che nell’ultima edizione ha registrato un’affluenza e un consenso eccezionali. Senza contare i concerti sinfonici e gli spettacoli di balletto che l’Opera romana è ormai fra le poche in Italia a produrre in proprio, con una compagnia stabile diretta dall’étoile Eleonora Abbagnato.

Bozzetto di Paolo Fantin per La Damnation de Faust

Aprirà la stagione lirica un nuovo allestimento de La damnation de Faust, il fascinoso capolavoro che Hector Berlioz compose in forma di concerto ma concepì idealmente per la scena, illuminando con la sua accesa fantasia romantica gli otto episodi tratti da Goethe. Capolavoro raramente rappresentato e qui affidato alla direzione di Daniele Gatti e alla regia di Damiano Michieletto, artisti che hanno riscosso grandissimo successo la scorsa stagione, il primo con l’ammirevole prova wagneriana del Tristano e Isotta, il secondo con una brillante messinscena de Il viaggio a Reims di Rossini. Le scene sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, le luci di Alessandro Carletti. Eccellente la compagnia di canto che vedrà come interpreti principali Alex Esposito nel ruolo per lui congeniale di Méphistophélès, Pavel Cernoch non meno perfetto in quello di Faust e Veronica Simeoni al debutto come Marguerite.  Maestro del Coro è Roberto Gabbiani. L’allestimento è in coproduzione con il Regio di Torino e il Palau de les Arts di Valencia. Dopo l’inaugurazione, martedi 12 dicembre alle ore 19, sono in cartellone cinque recite fino al 23 dicembre.

Seguirà un’altra opera di rara esecuzione, anch’essa con ascendenze letterarie tedesche e impregnata di romanticismo qual è I masnadieri di Verdi su libretto tratto da Schiller.

Roberto Abbado (I masnadieri)

La dirigerà Roberto Abbado, raffinato Maestro ormai di casa all’Opera di Roma dove ha trionfato anche nella scorsa stagione sul podio dell’Andrea Chénier. Debutta nella regia d’opera in questra occasione un celebre attore dai molti talenti, Massimo Popolizio, che potrà contare su cantanti di provata esperienza tra cui il basso Riccardo Zanellato e il tenore Stefano Secco (6 recite, dal 21 gennaio al 4 febbraio).

Speranza Scappucci ( La Sonnambula)

La sonnambula di Bellini, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, segnerà il ritorno sul podio di Speranza Scappucci a un anno dal successo ottenuto con il Così fan tutte di Mozart.

Jessica Pratt

Molto attesa è anche la protagonista, Jessica Pratt, stella del repertorio belcantistico, che avrà accanto l’Elvino di Juan Francisco Gatell e il Conte Rodolfo di Riccardo Zanellato. Lo spettacolo è in coproduzione con il Petruzzelli di Bari (6 recite dal 18 febbraio al 3 marzo).

Il popolarissimo dittico Cavalleria Rusticana e Pagliacci, sempre irresistibile per gli appassionati d’opera, si avvarrà di due valorosi artisti : il direttore Carlo Rizzi e il regista Pippo Delbono che debutta all’Opera romana. Coadiuvati da due compagnie  nelle quali brillano Anita Rachvelishvili e Alfred Kim come Santuzza e Turiddu, Fabio Sartori e Carmela Remigio come Canio e Nedda. Anche questo è un nuovo allestimento, in coproduzione con il San Carlo di Napoli (5 recite dal 5 al 15 aprile).

Billy Budd

Arriverà poi un capolavoro del Novecento, Billy Budd di Benjamin Britten, per la prima volta in scena a Roma. Affidato alla maestria direttoriale di James Conlon, al sempre sorprendente racconto registico di Deborah Warner e a un cast di ottimi cantanti con al centro Jacques Imbrailo nel ruolo del titolo. Lo spettacolo è coprodotto con l’Opéra di Parigi (5 recite dall’8 al 15 maggio).

La Bohème

È nuovo anche l’allestimento del titolo pucciniano più rappresentato al mondo, La Bohème, che si avvarrà della lettura sicuramente non convenzionale del regista Alex Ollè de La Fura dels Baus e di due giovani compagnie che si alterneranno nelle undici
recite (dal 13 al 24 giugno) guidate dalle bacchette di Henrik Nanàsi e Pietro Rizzo.

Die Zauberflöte

Due opere mozartiane concludono le nuove proposte. Die Zauberflöte in un’edizione stupefacente della Komische Oper di Berlino (Regia Barrie Kosky e Suzanne Andrade), che arriva in Italia dopo aver incantato il pubblico americano, quello cinese e recentemente quello francese. E che si presenta con un doppio cast di rilievo internazionale diretto da Henrik Nanàsi (8 recite dal 9 al 17 ottobre). Poi Le nozze di Figaro, secondo spettacolo della Trilogia che Graham Vick mette in scena dopo Così fan tutte, applaudito lo scorso anno, e che concluderà nel 2019 con Don Giovanni. Sul podio un giovane ma già affermato direttore in continua ascesa, Stefano Montanari, che di recente si è fatto molto applaudire dal pubblico romano con Il Viaggio a Reims. Anche qui si alterneranno due sceltissimi cast (10 recite dal 30 ottobre all’11 novembre).

La traviata

È in cartellone pure la ripresa di due produzioni di successo : La traviata con la regia di Sofia Coppola, le scene di Nathan Crowley e i costumi di Valentino, Maria Grazia Chiuri, Pierpaolo Piccioli. Protagonista sarà Maria Grazia Schiavo insieme ad Antonio Poli e Stefano Antonucci per la direzione di Pietro Rizzo (5 recite dal 24 febbraio al 4 marzo); e Tosca allestita da Alessandro Talevi sulle scene e i costumi originali di Adolf Hohenstein ricostruiti da Carlo Savi e Anna Biagiotti. Sul podio saliranno Jordi Bernacer (5 recite dal 7 al 17 aprile) e Stefano Ranzani che riprenderà l'opera in autunno (4 recite dal 15 al 18 novembre). Monica Zanettin e Virginia Yola si avvicenderanno nel ruolo del titolo, Stefano La Colla e Andeka Gorrotxategi in quello di  Cavaradossi, mentre Fabiàn Veloz sarà il barone Scarpia.

L’Orchestra dell’Opera sarà impegnata, oltre che negli spettacoli, in quattro concerti sinfonici. Garantendo, insieme al Coro diretto dal maestro Roberto Gabbiani, l’alta qualità musicale delle produzioni.

Tosca

 

 

 

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Luciana Fusi
LUCIANA FUSI è nata e residente a Milano. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, è giornalista professionista. Ha lavorato in diversi periodici Mondadori e Rizzoli, prevalentemente nel settore Cultura e Spettacolo con funzioni di caporedattore. Contemporaneamente, ha collaborato con riviste musicali tra cui Discoteca, Musica, Amadeus, Opéra International e, tuttora, Suonare News. E' stata capo ufficio-stampa del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro alla Scala e dell'orchestra Mozart di Claudio Abbado.
Crediti foto : © Silvia Lelli (Teatro dell'Opera & Speranza Scappucci)
© Marco Borggreve (Daniele Gatti)
© Javier del Real (Billy Bud)
© Virginio Levrio (Bohème)
© Hans Jörg Michel (Zauberflöte)

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5 Commentaires

  1. Abito A Roma non frequento regolarmente il Teatro dell'opera, Per mancanza di tempo, questo sito mi aiutera' sicuramente A seguire con piu attenzone la programmazione.
    Buona idea di avere usato internet Per tenerci aggionati.

  2. Ho avuto già modo di apprezzare altre presentazioni di avvenimenti musicali di Luciana Fusi. In particolare questa sul Teatro d'Opera della mia città la trovo
    eccellente e stimolante.

  3. Bella ed esaustiva la presentazione di Luciana Fusi , solo a leggere il programma viene voglia di andare al Costanzi. Ad aggiungere " pepe" al tutto l'idea di proporre delle pagine storiche del melodramma in chiave " non convenzionale " impresa interessantissima e pericolosissima perché presuppone oltre ad una conoscenza meticolosa dell'opera in questione la sua contestualizzazione in quella che è la " modernità ". Avremo una bella ed interessante stagione all'Opera , prepariamo il vestito da sera più bello !

  4. Trovo questo sito molto interessante. Ho letto con interesse il programma della nuova stagione 2017 – 2018, ci sono alcune cose già viste e altre proposte nuove. Per quanto riguarda la “modernità” spero di vedere degli spettacoli che siano perlomeno rispettosi del loro compositore.

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