Se è vero che lo spettacolo inaugurale preannuncia l’orientamento artistico di una Stagione Lirica, quello che il 2 dicembre aprirà il cartellone 2018–2019 dell’Opera di Roma rispetta questa regola non scritta ma di tradizione : si tratta infatti di un capolavoro verdiano fra i più amati qual è Rigoletto, in una nuova produzione che sul versante musicale come su quello scenico promette di conciliare il rigore interpretativo e una visione non convenzionale, linee guida che il teatro rivendica anche nei titoli successivi. Sul podio salirà Daniele Gatti, per il terzo anno chiamato a inaugurare la stagione dopo il calorosissimo successo ottenuto con Tristan und Isolde nel 2016 e con La damnation de Faust nel 2017. La regia è di Daniele Abbado, fra i nostri artisti della scena più versatili e apprezzati a livello internazionale (che ci parla dello spettacolo nell’intervista che segue). Con lui hanno collaborato altri artisti di valore, dallo scenografo Gianni Carluccio alle costumiste Francesca Sartori ed Elisabetta Antico e alla coreografa Simona Bucci. Nella compagnia brillano, insieme all’autorevole Rigoletto di Roberto Frontali, alcuni cantanti oggi di primo piano : da Lisette Oropesa nel ruolo di Gilda, a Ismael Jordi in quello del Duca di Mantova a Riccardo Zanellato come Sparafucile e ad Alisa Kolosova come Maddalena (dal 2 al 18 dicembre).
Tra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo, tornano due spettacoli prodotti di recente dal Teatro segnalandosi per la loro originalità e per la fervida accoglienza ricevuta dal pubblico : Tosca di Puccini con la regia di Alessandro Talevi, le scene e i costumi storici del grande Adolf Hohenstein ricreati rispettivamente da Carlo Savi e da Anna Biagiotti, le luci di Vinicio Cheli, la direzione di Stefano Ranzani (dal 7 al 16 dicembre ; lo stesso allestimento verrà replicato in giugno). E la Traviata di Verdi che fece faville, in particolare, per la fresca regia di Sofia Coppola e i costumi supereleganti di Valentino (dal 12 al 26 gennaio).
Verrà poi proposto un altro capolavoro, stavolta del Belcanto donizettiano, con la nuova produzione di Anna Bolena firmata da sicuri talenti : Riccardo Frizza per la direzione, Andrea De Rosa per la regia, Luigi Ferrigno da un’idea di Sergio Tramonti per le scene, Ursula Patzac per i costumi ed Enrico Bagnoli per le luci. Debuttano, rispettivamente nelle vesti della Bolena e di Giovanna Seymour, due primedonne oggi fra le più ammirate : Maria Agresta e Carmela Remigio, che avranno eccellenti partner in Alex Esposito e René Barbera (dal 15 al 22 marzo).
Ancora due nuovi allestimenti riguardano altrettante coproduzioni. Il primo è Orfeo ed Euridice di Gluck, realizzato con il Théãtre des Champs Elysées di Parigi in una fascinosa messinscena di Robert Carsen e con la direzione di Gianluca Capuano. Il celebre regista debutta all’Opera romana, dove tornerà in novembre per Idomeneo, come pure il giovane direttore (dal 15 al 22 marzo).
La seconda coproduzione è una celebre operetta, La vedova allegra di Franz Lehar che arriva dal Teatro La Fenice di Venezia, rivelata come nuova dalla regia di Damiano Michieletto, con le scene di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, la coreografia di Carla Vecchi e cantanti specialisti del repertorio operettistico sotto la guida del direttore Constantin Trinks (dal 14 al 20 aprile).
Sarà Emma Dante, regista dal segno sempre personalissimo, a firmare i due spettacoli successivi : una nuova edizione de L’angelo di fuoco di Prokofiev, diretta da Alejo Perez (dal 23 maggio al 1° giugno);
e la ripresa della sorprendente Cenerentola da lei ideata nel 2016 insieme allo scenografo Carmine Maringola e alla costumista Vanessa Sannino, che vedrà nel ruolo di protagonista Teresa Iervolino con René Barbera come Don Ramiro, Vito Priante come Dandini e Carlo Lepore come Don Magnifico e che sarà diretta dall’eccellente Stefano Montanari, uno dei direttori più interessanti della nuova generazione (dall’8 al 13 giugno).
Nell’autunno 2019 la Stagione, come le precedenti, sarà dominata da Mozart : dopo Così fan tutte e La nozze di Figaro Graham Vick suggellerà la sua originale ed incisiva interpretazione della trilogia Mozart\Da Ponte con un attesissimo Don Giovanni che vedrà sul podio il raffinato direttore francese Jérémie Rhorer e in scena un brillante cast : intorno al protagonista Alessio Arduini, giovane ma già noto baritono mozartiano componente dell’ensemble della Wiener Staatsoper, si esibiranno Vito Priante come Leporello, Francisco Gatell come Don Ottavio, Maria Grazia Schiavo nelle vesti di Donna Anna, Salome Jicia in quelle di Donna Elvira, Elena Sancho Pereg ed Emanuele Cordaro che saranno la coppia Zerlina e Masetto (dal 27 settembre a 6 ottobre).
Quindi a novembre (dall’8 al 16) verrà proposto Idomeneo, re di Creta, diretto da Michele Mariotti seconda regia di Carsen affiancato da Luis F. Carvalho per le scene, anche qui con interpreti di classe quali Charles Workman per Idomeneo, Joel Prieto per Idamante, Rosa Feola per Ilia e Miah Persson per Elettra.
La Stagione si concluderà in novembre con la prima esecuzione assoluta di un’opera contemporanea, vincitrice del Concorso per giovani compositori bandito dall’Opera di Roma per portare in scena nuovi autori : si tratta di Un romano a Marte, musica di Vittorio Montalti e libretto di Giuliano Compagno. Il lancio è affidato a due talenti particolarmente aperti alle novità, quali il direttore John Axelrod e il regista Fabio Cherstich.
Protagonisti di tutti i titoli in cartellone sono l’Orchestra del Teatro e il suo Coro diretto dal Maestro Roberto Gabbiani. Tutte le opere avranno i sovratitoli in italiano e in inglese.
Contemporaneamente alla Stagione Lirica si svolgerà quella del Balletto, alla quale dedichiamo una presentazione a parte (vedi wanderersite.com nel settore Danza con il link sotto).
Verrà inaugurata il 28 dicembre con Il lago dei cigni nella coreografia di Benjamin Pech da Petipa e Ivanov, e comprenderà tre nuovi allestimenti. Proseguendo nel progetto di valorizzare un'attività che per il Teatro non è meno importante di quella operistica, con la partecipazione delle étoiles, dei primi ballerini, dei solisti e del Corpo di ballo diretti da Eleonora Abbagnato e con ospiti internazionali.
Fra gli avvenimenti extra cartellone e le iniziative speciali si segnala, in settembre, l’evento-spettacolo Waiting for the Sybil, seconda parte del mitico Work in progress realizzato da Alexander Calder nel 1968, basato su mobiles e su musiche registrate di Niccolò Castiglioni, Aldo Clementi, Bruno Maderna : sarà allestito da William Kentridge con nuova ideazione scenica e musicale. E ancora un'incursione nel teatro contemporaneo con Le avventure di Pinocchio, per soprano en travesti e strumenti, composta da Lucia Ronchetti su testi tratti dal romanzo di Collodi. Diretta da Matthieu Roy, sarà interpretata dal soprano Juliette Allen e dall' Ensemble Intercontemporain (22–25 novembre, all'Aula Ottagona dell'ex Planetario).
Torna l’OperaCamion, che girerà per Roma e il Lazio con il suo prezioso carico di scene, con la Youth Orchestra e i protagonisti di un’opera, stavolta Tosca, per coinvolgere gratuitamente un gran numero di spettatori. E prosegue anche, sotto il titolo “Vietato ai maggiori di 26 anni”, l’iniziativa di aprire ai giovani le prove generali a 15 euro, più alcune serate con riduzione del 25% sul prezzo dei biglietti in vendita last minute.
Vedi sotto il link verso l'intervista a Daniele Abbado per il Rigoletto inaugurale.