Il MOF 2020 si svolge dal 18 luglio al 9 agosto e si inaugura allo Sferisterio con Don Giovanni di Mozart, spettacolo cardine della programmazione, diretto dal direttore musicale Francesco Lanzillotta, in sostituzione del previsto Maestro José Miguel Pérez-Sierra, con la regia di Davide Livermore (in coproduzione con le Chorégies d'Orange) e protagonisti Mattia Olivieri (Don Giovanni), Tommaso Barea (Leporello), Karen Gardeazabal (Donna Anna), Valentina Mastrangelo (Donna Elvira), Giovanni Sala (Don Ottavio), Alessandro Spina (Commendatore), Gaetano Triscari (Masetto), Lavinia Bini (Zerlina), l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e il Coro Lirico Marchigiano. Dopo il debutto del 18 luglio, cinque le repliche previste : 24, 26 e 31 luglio, 2 e 8 agosto.
Secondo titolo in cartellone, Il trovatore di Giuseppe Verdi sarà eseguito in forma di concerto in due serate (25 luglio e 1 agosto) con la direzione di Vincenzo Milletarì e le voci di Luciano Ganci (Manrico), Roberta Mantegna (Leonora, che debutta il ruolo dopo avere interpretato la versione francese al Festival Verdi di Parma), Sonia Ganassi (Azucena), Massimo Cavalletti (Il Conte di Luna), l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e il Coro lirico marchigiano preparato da Martino Faggiani.
Accanto a questi titoli operistici, molti altri appuntamenti, allo Sferisterio e non solo, completano il coraggioso programma #biancocoraggio 2020. A cominciare dalla rassegna Palco Reverse, nata lo scorso anno per vivere e conoscere lo Sferisterio da un nuovo punto di vista con artisti e pubblico, posizionati insieme sul palcoscenico e con i palchi e il cielo a fare da scenografia. Tre gli appuntamenti previsti, collegati alla programmazione operistica : Massimiliano Finazzer Flory mercoledì 22 luglio in Verdi legge Verdi (un’esplorazione della biografia del compositore di Busseto dando voce allo stesso Verdi con una selezione di lettere dedicate all’Italia, alla musica, alla politica, all’arte e a tre “autori preferiti”, Dante, Manzoni e Shakespeare);
Laura Morante mercoledì 29 luglio nel melologo Madame Tosca (al centro Sarah Bernhardt, l’attrice a cui Victorien Sardou dedicò il celebre dramma trasformato in libretto da Illica e Giacosa messo in musica da Puccini : l’attrice, ormai costretta su una sedia per via di un incidente in palcoscenico, rilegge il ruolo di Tosca e ricorda le vicende personali che hanno ispirato il dramma ; la realtà e la finzione finiscono per mescolarsi in un gioco di specchi che rafforza la leggenda del personaggio con il respiro del cuore pulsante di una donna esistita per davvero, evocando anche una terza complessa e indimenticabile artista indissolubilmente legata al capolavoro pucciniano, Maria Callas) e Michela Murgia mercoledì 5 agosto in Don Giovanni (una riscrittura come fosse un flusso di coscienza).
Il palcoscenico dello Sferisterio ospiterà anche alcuni appuntamenti “crossover”:
…MaC’eraTa…nta Voglia di Musica (domenica 19 luglio) con Enrico Melozzi che, dopo aver conquistato Macerata lo scorso anno con i 100 Cellos, torna con la sua Orchestra Clandestina e un ospite d’eccezione come il rapper Anastasio ; Gino Paoli e Danilo Rea (martedì 4 agosto) saranno protagonisti di una serata a base di voce e pianoforte.
Per il weekend conclusivo due collaborazioni con altrettante manifestazioni marchigiane di fama nazionale : la prima col Montelago Celtic Festival (venerdì 7 agosto) con le atmosfere e i suoni folk di Suonar lontano, la seconda con Musicultura Festival (domenica 9 agosto) e il concerto di Simone Cristicchi.
Le disposizioni e normative di sicurezza attuali rendono inattuabili le proposte di danza che erano state annunciate, riprogrammate nei prossimi festival, così come Tosca che andrà in scena nel 2022, ma il Macerata Opera Festival non rinuncia però a un tipo di spettacolo che ha il movimento corporeo e la musica in primo piano : ecco dunque Meraviglia di Alessandro Pietrolini (martedì 28 luglio), molto adatto ai grandi spazi dello Sferisterio in quanto basato su acrobazie aeree, macchine sceniche ed elementi di “nouveau cirque”, un immaginifico e romantico itinerario fra luoghi fantastici e bizzarre creature sospese nell’aria.
Infine il progetto vincitore del concorso Macerata Opera 4.0 per progetti di teatro musicale contemporaneo ideati da artisti under35, Bia. Un passo nuovo, una parola appropriata (24 luglio, luogo da definire), così descritto dagli autori : « Una sensibilità eco-sistemica, più forte nei più giovani, pretende responsabilità da ognuno. Si percepisce necessario un drastico cambio di rotta per altri ritmi di vita, un altro abitare il pianeta : la genesi di un’altra cultura dell’essere umano. L’incipit è l’istantanea di un pianeta prosciugato, alienato e distrutto da sé stesso, o meglio dalla propria componente antropomorfa : un pianeta di esseri che divora l’umano. Il diverso da sé, un sorriso, un pensiero critico, un’azione autonoma connessa agli altri, la spontaneità, il curarsi del futuro comune, possono essere definiti oggi esempi di Coraggio. Pertanto, il Coraggio è in chi, oggi, sceglie di segnare il passo e invitarci a seguirlo ».
Quest’anno cambia fisionomia la Notte dell’Opera che per l’edizione 2020 si trasformerà al plurale dando vita a tre Notti dell’Opera, iniziativa che non rinuncia, considerata la situazione e le disposizioni di sicurezza attuali, al clima di festa ma lo distribuisce lungo tre serate in zone della città ben definite – giovedì 23 luglio in Corso Cairoli, giovedì 30 luglio in Corso Cavour e giovedì 6 agosto nel Centro storico.
Informazioni e biglietteria al sito www.sferisterio.it