In un’epoca in cui si va diffondendo l’ascolto solitario attraverso schermi e cuffie, la Società del Quartetto vuole sostenere quello condiviso in concerto, anche ampliando i suoi appuntamenti. L’ha sottolineato con forza il Direttore Artistico Paolo Arcà presentando la Stagione 2018–2019 :
“Con la nostra offerta musicale desideriamo riaffermare il valore insostituibile e il fascino dell’ascolto dal vivo insieme ad altre persone, che non fa uso di tramiti o supporti elettronici. Ascolto reale e non virtuale, che crea un rapporto diretto tra il pubblico in sala e gli artisti in palcoscenico”.
Il programma della Stagione principale alla Sala Verdi del Conservatorio si articola in tre cicli, ciascuno aperto a un singolo abbonamento per chi non desiderasse sottoscrivere l’intera Stagione : “Pianisti al Quartetto” (8 concerti), “Musica da Camera” (10 concerti), “Beethoven\Bartók (6 concerti). Come sempre, alle presenze artistiche stellari si alternano quelle di giovani talenti in ascesa. L’apertura, il 16 ottobre, è affidata all’autorevole Ottetto dei Berliner Philharmoniker con pagine di Strauss, Brahms, Mendelssohn. E per il ciclo dei pianisti al geniale, fascinoso Daniil Trifonov, che torna al Quartetto da star dopo il sensazionale debutto dello scorso anno e propone com’è sua abitudine pezzi poco frequentati di grandi autori, da Beethoven a Schumann a Prokofiev (30\11).
Il terzo concerto lancia la nuova serie “Astri nascenti” con i freschi vincitori del Borletti Buitoni Trust Award : l’olandese Dudok Kwartett e la clarinettista belga Annelien Van Wauwe, interpreti di un Quartetto di Ligeti, uno di Mendelssohn e un Quintetto di Mozart (6\11).
Nella stessa serie s’iscrive un pianista di riconosciuta classe qual è Alessandro Taverna, uscito dall’ Accademia di Imola, affermatosi al concorso internazionale di Leeds nel 2009, applaudito dal pubblico del Quartetto nella prima edizione della serie “Musica nel Tennis” a Villa Necchi-Campigli e ora invitato nella stagione principale dove si esibirà in un impegnativo programma dedicato a Chopin e chiuso da Brahms (20\11). Come pure il violoncellista Edgar Moreau, appena venticinquenne ma già in piena luce come virtuoso, che eseguirà due Sonate di Franck e di Mendelssohn e, insieme a David Kadouch alla tastiera, una Sonata per violoncello e pianoforte di Poulenc (27\11). E di speciale, spettacolare richiamo si annuncia il concerto del giovane percussionista Simone Rubino, pluripremiato per la sua prodigiosa capacità tecnica e già entrato in carriera collaborando con importanti orchestre e direttori (22\1).
A novembre arriveranno anche i formidabili King’s Singers, ospiti del Quartetto fin dal 1976 e ogni volta molto festeggiati, per celebrare i 50 anni dalla fondazione con un vivace e divertente itinerario nel loro repertorio (13\11). Mentre a dicembre vi sarà l’alternanza tra un celebre pianista, Emanuel Ax, in un recital esemplare della sua multiforme ricerca interpretativa (11\12),
e la magnifica Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio, ensemble barocco d’elezione, in un Concerto di Natale in cui sfoggerà tutta la sua eccellenza (18\11).
All'inizio del 2019 s’inaugura un importante progetto legato alla tradizione del Quartetto, che già lo realizzò con successo nel 1983 da un’idea di Paolo Borciani e che viene riproposto per il suo profondo valore musicale : l’esecuzione degli ultimi sei quartetti di Beethoven accostati, uno per concerto, ai sei quartetti di Bartók. Ne saranno interpreti alcuni dei più titolati quartetti di fama internazionale : Jerusalem, Emerson, Cremona, Casals da gennaio a maggio, Takaks e Haas in autunno.
Anche la seconda parte della stagione sarà scandita dal ritorno di altri artisti prediletti. Andràs Schiff, da tempo uno dei più affezionati e fedeli, offrirà la rara occasione di ascoltarlo in un aureo programma mozartiano al pianoforte e sul podio della sua Cappella Andrea Barca, ensemble da lui fondato nel 1999 con sede sotto l’egida del Quartetto di Vicenza al Teatro Olimpico (1\ 2).
Saranno poi di scena Leonidas Kavakos ed Enrico Pace, che ancora una volta si presenteranno insieme con un nuovo programma dopo aver conquistato il pubblico del Quartetto nell’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven (12\2.
Mentre la violinista Isabelle Faust, accompagnata dal talentuoso giovane pianista Alexander Melnikov, risponderà con tre Sonate di Beethoven all’attesa del pubblico che l’ha applaudita nel 2017 in un concerto con l’Orchestra The age of Enlightement (26\2).
Tra febbraio e marzo il Quartetto accoglierà anche i recital di due eccelsi solisti al pianoforte : Benedetto Lupo, che darà superbo risalto a tre capisaldi del repertorio pianistico come la Kinderszenen, la Kreisleriana di Schumann e la Grande Sonata in do maggiore di Ciakovski (19\2).
E Mitsuko Uchida che ritorna, attesissima dopo una lunga assenza, in un programma monografico dedicato a Schubert.
Assolutamente da non perdere, per la rarità delle esecuzioni e l’eccellenza degli interpreti, il concerto dell’ensemble di fiati Les Vents francais, composto da musicisti appartenenti alle più famose orchestre del mondo tra cui Emmanuel Pahud, da oltre trent’anni primo flauto dei Berliner. Si esibiranno nel loro repertorio d’elezione, da Glinka a Sphor, a Saint Saens, a Rimskij-Korsakov (9\4).
Ancora due pianisti a maggio, fra i più brillanti della nuova generazione : Rafal Blechacz, già apparso nel 2010, 2012 e 2015 al Quartetto come straordinario interprete chopiniano sulla scia della sua laurea al Concorso di Varsavia, che si ripresenterà con pagine dell’amato compositore ma accostandolo a Mozart, Schumann e Beethoven e infine, in chiusura di stagione, per la serie “Astri nascenti”, il ventiquattrenne Seong-Jin Cho, altro vincitore del Premio Chopin di Varsavia nel 2015, che si è rapidamente fatto applaudire in importanti recital e in collaborazioni con grandi direttori e orchestre. Proporrà un impaginato musicale tanto impegnativo quanto rivelatore delle sue qualità, da Il viandante di Schubert al Libro I° di Images di Debussy a Quadri di un esposizione di Musorgskij
Ai concerti in Sala Verdi si affiancano altre manifestazioni tese ad allargare l’offerta musicale a un pubblico più ampio e diversificato. Fra queste “Musica nel tennis”, ciclo già felicemente collaudato da due edizioni nel suggestivo spazio coperto della Villa Necchi-Campigli, riprenderà tra gennaio e marzo 2019 sul tema “Chopin e il pianoforte romantico”, affidato ai brillantissimi talenti di Pietro De Maria, Alberto Ferro, Gloria Campaner, Luca Buratto, Leonora Armellini Davide Cabassi. “Domenica a Casa Verdi” proseguirà fino al 25 novembre con gli incontri tra i giovanissimi concertisti vincitori di concorsi e un pubblico di cui fanno parte in prima linea i musicisti ospiti della Casa. Altri cicli verrano proposti, sempre in luoghi storici e artistici della città.