Con sua dedica alla rinascita, l’evento di apertura della stagione della Società del Quartetto (il 6 ottobre al Conservatorio Verdi di Milano) è significativo e ben augurante, perché rinnova il repertorio tradizionale e lancia opere inedite. I nove compositori invitati a collaborare- Paolo Arcà, Marco Betta, Carlo Boccadoro, Silvia Colasanti, Michele dall’Ongaro, Matteo D’Amico, Ivan  Fedele, Carlo Galante, Fabio Vacchi- sono fra i più rappresentativi del panorama italiano contemporaneo ma in genere poco presenti nelle classiche stagioni concertistiche.

Alla bella iniziativa del Quartetto hanno aderito a titolo gratuito e gratuito sarà l’ingresso al concerto, che verrà eseguito dall’Ensemble Sentieri Selvaggi diretto da Boccadoro con le voci di Carmela Remigio, Monica Bacelli e con Elio De Capitani che interpreterà un testo poetico di Mariangela Gualtieri..

Insieme all’annuciato rinnovamento musicale la storica Società (attiva dal 1864) non nasconde di puntare anche a quello del pubblico, già avviato da qualche tempo e con successo soprattutto in direzione dei giovani che godono di biglietti a prezzi estremamente agevolati.

La prima parte della stagione, intitolata “Preludi d’autunno", è affidata a cinque pianisti italiani rappresentativi delle ultime  generazioni, che si avrà modo di ascoltare uno dopo l’altro : Andrea Lucchesini (27/10), Pietro De Maria (3/11), Gabriele Carcano (17/11), Benedetto Lupo (1/12) e Filippo Gorini (11/12).

Da metà gennaio a metà maggio si svolgerà il programma più consistente del cartellone, ideato con la dovuta prudenza che i tempi suggeriscono ancora oggi ma sempre conciliando la grande tradizione del Quartetto con lo spirito di rinnovamento e la volontà di andare incontro a un pubblico nuovo. “Nei mesi scorsi abbiamo dovuto riprogrammare i nostri appuntamenti per garantire la sicurezza di tutti, musicisti e pubblico”, dice il Direttore artistico Paolo Arcà. “Realizzando però le necessarie modifiche dell’attività già prevista non come una limitazione ma come uno stimolo e sprone per arricchire e diversificare il cartellone in termine di fantasia e creatività”.

Torneranno perciò gli artisti internazionali e quelli più legati all’istituzione : come i pianisti Pierre Laurent Aimard e Alexander Lonquich, il Quartetto di Cremona, il violoncellista Mario Brunello con l’Accademia dell’Annunciata, Leonidas Kavakos in duo  Yuja Wang e Victoria Mullova con Misha Mullova Abbado, per un totale di quindici concerti.
In un avvicendarsi di repertorii diversificati che accostano i grandi classici dal Barocco al Novecento agli autori di oggi.

“Abbiamo innescato sinergie con altre istituzioni, annuncia la presidente del Quartetto Ilaria Borletti Buitoni”, in spazi non convenzionali come università, carceri e ospedali ma anche in luoghi di bellezza : come nel progetto “Musica al Museo” messo a punto con la Biblioteca Ambrosiana e le Dimore del Quartetto nate per ospitare i giovani musicisti nostri ospiti. Per organizzare visite guidate alle collezioni, corredate da un piccolo concerto di fronte a un’opera d’arte”.