Dall’ esordio, nel 2005, la rassegna fondata e diretta dal pianista Maurizio Baglini è cresciuta fino a diventare uno dei più apprezzati festival europei dell’estate. Ciò grazie a proposte artistiche sempre più interessanti e meno consuete, a presenze di strumentisti e orchestre straordinari ma anche alla bellezza del territorio che lo circonda e al clima accogliente e conviviale. Sostenuta dalla Fondazione Bertarelli, benemerita su vari versanti della cultura in Toscana, il suo successo ha favorito ben presto il sorgere di un Auditorium di 300 posti, dall’architettura e dall’acustica meravigliose, costruito in cima a un colle a Poggi del Sasso, frazione di Cinigiano in provincia di Grosseto. E ha ampliato i suoi orizzonti programmatici, mantenendo il pianoforte al centro ma in molteplici formazioni anche orchestrali e vocali.
L’Auditorium Bertarelli quest’anno ospiterà 15 concerti con solisti, orchestre, quartetti, ensemble di musica antica. A iniziare da una ormai tradizionale Anteprima sabato 1 giugno, dedicata a Nino Rota con il titolo "Soirée per due" accompagnati dall’Orchestra della Toscana diretta da Manlio Benzi saranno infatti i due artisti anima del festival, Maurizio Baglini e la violoncellista artista residente oltre che sua compagna d’arte e di vita Silvia Chiesa ad eseguire due pagine del compositore : Concerto Soirée per pianoforte e Concerto n.2 per violoncello. Ai quali si alterneranno due pezzi sinfonici di Schubert, Ouverture nello stile italiano e Sei danze tedesche. L’arco del programma annuale si chiuderà il 7 dicembre con un altrettanto tradizionale concerto natalizio.
Il cartellone estivo è scandito in tre lunghi ultimi week-end di giugno, luglio e agosto che, sempre secondo la tradizione del festival, vengono denominati Baccus, Euterpe, Dionisus in riferimento alla nobile produzione vinicola della zona. E per farla conoscere, durante l’intervallo dei concerti, agli ospiti viene offerta la degustazione dei vini Colle Massari.
Il primo appuntamento (27,28,29,30 giugno) inizia con “Tre solisti per Haydn”, affidando a Maurizio Baglini, Silvia Chiesa e a Guido Rimonda violino e direttore della Camerata Ducale alcune fascinose composizioni haydniane. Seguite dai Carmina Burana nell’interpretazione del Theatrum Instrumentorum sotto la direzione di Aleksandar Sasha Karlic. Cambia il clima con il tema “Notte trasfigurata”, tra Souvenir de Florence di Tchaikovsky e Verklarte Nacht di Schoenberg. Per finire con un delizioso “Viaggio in Europa” ispirato da Boccherini, Mozart e Beethoven con il Quartetto della Scala e Simone Soldati pianoforte, voce recitante Sandro Cappelletto.
Il secondo week-end (25,26,27,28 luglio) ha un avvio imponente con “Bach : Passione secondo Pasolini”, con Roma Tre Orchestra per la direzione di Massimiliano Caldi e musiche di Bacalov, Bach, Corghi e con l’intervento di Maurizio Baglini, Silvia Chiesa, Massimo Mercelli flauto e Nika Goric soprano. E continua con “Bolero”, tema seducente svolto da Clara Cernat al violino, Thierry Huillet al violoncello e Maurizio Baglini al pianoforte passando da Enescu a Ravel e da Huillet a Gershwin.
E ancora, con il Quartetto Guadagnini e Sandro De Palma al piano che, sotto il titolo “Aria” passano da Colasanti a Mozart, a Frank. Per concludere con “Tango a tre” dove Giampaolo Bandini alla chitarra, Cesare Chiacchiaretta al bandoneon e Silvia Chiesa al violoncello seguiranno il filo rosso dei classici di questo repertorio, da Piazzolla a Villoldo Arroyo a Pujol.
L’ultimo week-end (29,30,31 agosto, 1 settembre) ha un’impaginazione più classica, sul tema delle “Variazioni d’autore”. Partendo con l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius, solisti Baglini e Chiesa, in programma le Variazioni su un tema rococò di Tchaikovsky, il Concerto per pianoforte e orchestra in do min. di Mozart e l’Adagio con variazioni di Respighi “Notturno al pianoforte” vede alla tastiera Finghin Collins e Baglini per celebri pezzi da Chopin a Berg passando per la Sonata per due pianoforti in re magg. di Mozart. “La musica si fa in quattro” con il Quartetto Henschel che affronta Ginastera, Schumann e Ravel. E in “Un flauto a Hollywood” Andrea Griminelli punta su celebri musiche da film, insieme a Baglini.
Quanto ai Concerti di Natale, quello del 6 dicembre celebrerà “Haendel in Italia” con i Lautten Compagney diretti da Wolfgang Katschner, quello del 7 dicembre il Messiaen del suggestivo Quatuor pour la fin du temps .
Fino ad oggi il festival ha realizzato circa duecento concerti e attratto alcune migliaia di spettatori italiani e stranieri. “Sono partito da zero e all’inizio mi davano del pazzo” commenta Baglini, “perché non sembrava possibile attrarre pubblico per la musica classica in un territorio meraviglioso dal punto di vista naturalistico ma fuori dai soliti circuiti turistici e musicalmente vergine. Invece ce l’abbiamo fatta. E io ne sono orgoglioso”.