
Sono bastate le primissime edizioni- questa è la quarta- a fare dei “Concerts d’automne”a Tours una manifestazione di raro interesse artistico e di particolare successo. A distinguerla da tanti festival musicali, spesso troppo simili sia nei programmi sia nelle presenze in scena, è la scelta di un filo conduttore preciso, insolito e attraente che quest’anno ruota intorno a nuove esecuzioni di celebri capolavori, soprattutto rinascimentali e barocchi. “E un mondo, quello della musica cosiddetta antica”, spiega il direttore artistico Alessandro Di Profio, “che sta vivendo una nuova rivoluzione. Sebbene il sapere dei musicisti possa appoggiarsi a conoscenze musicologiche solide, sulle interpretazioni oggi spira un vento di libertà. Mai come ora la pratica ‘filologica’ ha rivelato i limiti delle etichette entro le quali si è tentato a lungo di costringerla. E negli interpreti si sta affermando una varietà e una diversità di approccio storicamente corretta, ma inconcepibile fino a poco tempo fa, che abbiamo messo al centro di questa edizione”.
I concerti sono raggruppati in tre week-end di ottobre.

Quello inaugurale, al Grand Théâtre, si apre venerdì 11 con un Gala Mozart & friends, sfoggiando un programma che segue dal Danubio alla Loira e da un genere all’altro le divagazioni di Amadeus e del suo grande contemporaneo Franz Joseph Haydn. Affidate al Concert de la Loge diretto dal violinista Julien Chauvin, da tempo impegnato nella riscoperta di Haydn, che rivelerà una sua sinfonia parigina, la n.84.

Mentre il soprano Karina Gauvin e il pianista Justin Taylor si esibiranno in un’alternanza di Arie e di pezzi strumentali. Haendel, con il magnifico Oratorio Il trionfo del Tempo e del Disinganno, sarà al centro della serata successiva. Portato in scena dal gruppo Les Accents diretto da Thibault Noally e da quattro virtuosi del belcanto come Anna Bonitatibus, Anna Maria Labin, Carlo Vistoli e Victor Sicard. Protagonista del concerto di domenica sarà il raffinato ensemble l’Arpeggiata sotto la direzione di Christina Pluhar che con le voci di Céline Scheen, Vincenzo Capezzuto e Luciana Mancini condurrà il pubblico dalla Spagna all’Argentina, al Messico, al Cile e al Venezuela attraverso i ritmi e i colori delle musiche latino-americane dal XVII secolo ai nostri giorni. Ne fanno parte composizioni famose di Piazzolla e di Ramirez.
Il secondo week-end prenderà il via venerdi 18 nella Chiesa di Notre-Dame-la-Riche. L’Ensemble Jacques Moderne con Joel Suhubiette sul podio metterà in luce L’Orfeo di Dresda ovvero Heinrich Schutz, che fu uno dei più illustri predecessori di Bach, proponendo alcune delle sue più toccanti pagine sacre.

Il concerto seguente punterà invece su un titolo immaginario, il Requiem pour Charles Quint, evocazione dell’ufficio funebre per l’imperatore quale avrebbe potuto aver luogo nel 1558, attraverso le musiche del suo tempo nate tra la Spagna e le Fiandre.

Evocazione realizzata dall’orchestra La Tempête con la direzione di Simon-Pierre Bestion. Domenica 20, nella Chiesa di Saint Julien, Les Traversées Baroques di Etienne Meyer approderanno nella Venezia del XVII secolo per L’age d’or musical à Saint Marc, un programma che farà rivivere le musiche celestiali di Giovanni Gabrieli e Giovanni Bassano, create per la Cappella musicale della Basilica veneziana.
L’ultimo weekend partirà, il 25 al Grand Thèâtre, con un capolavoro di Rossini : la Petite Messe solennelle, in una rara esecuzione di Les Elements diretti da Joel Suhubiette che ricalcherà l’organico e gli strumenti d’epoca del debutto nel 1864.

E un altro capolavoro sarà di scena il 26, sempre al Gran Thèâtre : Dido and Aeneas di Purcell, interpretato da Armelle Marq e David Witczak nei ruoli del titolo accompagnati dal celebre Ensemble Consonance sotto l’esperta guida di François Bazola.

Da segnalare, fuori cartellone, il Concert dans le noir organizzato al Théâtre Olympia dal Centre Dramatique National di Tours : in una sala al buio il pubblico è invitato a un’esperienza sensoriale di ascolto inconsueta, senza distrazioni visive : offerta da Julien Chauvin al violino e Justin Taylor al fortepiano con alcune Sonate di Mozart.

Affiancano il ciclo principale dei concerti quelli dei giovani talenti del Conservatoire Régional Francis Poulenc (il 12,19,26 ottobre). E fra le iniziative collaterali, “Musica e film” in partenariato con la Cinémathèque di Tours.
Ma ad attrarre un vasto pubblico non solo locale è anche la possibilità, tra un appuntamento musicale e l’altro, di visitare la circostante Valle della Loira e i suoi celebri castelli. L’ufficio del Turismo di Tours offre ad ogni week-end diverse possibilità di visite guidate e anche pacchetti che includono i biglietti per i concerti e l’albergo.