DONIZETTI OPERA 2019

GALA INAUGURALE
Teatro Sociale, Bergamo alta, 14 novembre

Riccardo Frizza, direttore
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

Carmela Remigio, Marta Torbidoni, Konu Kim, Alessandro Corbelli, Florian Sempey, solisti

Musiche di Verdi, Rossini, Auber, Donizetti, Wagner, Thomas.

 

PIETRO IL GRANDE
Teatro Sociale, Bergamo alta, 15, 23 novembre e 1 dicembre

Musica di Gaetano Donizetti
Rinaldo Alessandrini, direttore
Ondadurto TeatroMarco Paciotti e Lorenzo Pasquali, regia, macchinari e scene

Orchestra Gli Originali
Coro Donizetti Opera, m° del coro Fabio Tartari

Roberto De Candia, Pietro il Grande
Loriana Castellano, Caterina
Paola Gardina, Madama Fritz
Nina Solodovnikova, Annetta Mazepa
Francisco Brito, Carlo Scavronski.

 

L’ANGE DE NISIDA
Teatro Donizetti, Bergamo, 16 e 21 novembre
Musica di Gaetano Donizetti
Creazione mondiale

Jean-Luc Tingaud, direttore
Francesco Micheli, regista

Orchestra Donizetti Opera
Coro Donizetti Opera, m° del coro Fabio Tartari

Florian Sempey, Don Ferdinando d’Aragona
Roberto Lorenzi, Don Gaspar
Konu Kim, Leone
Lidia Fridman, Sylvia
Paul Gay, il monaco.

LUCREZIA BORGIA
Teatro Sociale, Bergamo alta, 22, 24 e 30 novembre.
Musica di Gaetano Donizetti.

Riccardo Frizza, direttore
Andrea Bernard, regista

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Coro del Teatro Municipale di Piacenza, m° del coro Corrado Casati
Banda di palcoscenico del Conservatorio Donizetti di Bergamo

Marko Mimica, Don Alfonso
Carmela Remigio, Donna Lucrezia Borgia
Xabier Anduaga, Gennaro
Varduhi Abrahamyan, Maffio Orsini
Edoardo Milletti, Rustighello
Federico Benetti, Astolfo.

 

MESSA DI GLORIA
Basilica di Santa Maria Maggiore, Bergamo alta, 29 novembre.
Musica di Gaetano Donizetti.

Corrado Rovaris, direttore

Orchestra Donizetti Opera
Coro Donizetti Opera, m° Fabio Tartari

Serena Farnocchia, Varduhi Abrahamyan, Giulio Pelligra, Roberto De Candia,

Bergamo, Festival Donizetti dal 14 novembre al 30 novembre

È un festival sempre più importante e di sostanza : la critica tedesca, del resto, l’ha incoronato come miglior rassegna del 2019 agli Oper Award. Ma il “punto”, il centro di tutto, forse, è che si tratta di un festival sempre più legato alla sua città, ai suoi munifici sponsor, alle scuole, ai commercianti, all’amministrazione. E che perciò cresce, si ingrandisce, sospinto dal favore di tutta la comunità cittadina, oltre che dai turisti e dai melomani che giungono da tutto il mondo. Non dei soli titoli in cartellone, infatti, ha vissuto in questi anni il Donizetti Opera, ora giunto alla quinta edizione (12 novembre- 1 dicembre, www.donizetti.org). La ricca, stupenda, tranquilla Bergamo è stata percorsa da una specie di turbine rivitalizzante. Lo provano il calendario di prove aperte alla cittadinanza e le anteprime under 30 ; la divulgazione nelle scuole, dove sono state portate le riduzioni Rita va a spasso o Pietro il Piccolo ; l’affabulazione torrenziale del direttore artistico Francesco Micheli, dispensatore, a vantaggio dei più giovani, di verità e bellezza donizettiane con uno spettacolo come Lucia Off ; la guida scientifica del musicologo Paolo Fabbri e il laboratorio di vocalità donizettiana con Luciana Serra e Tiziana Fabbricini ; i concerti nelle dimore storiche e nelle fabbriche ; le feste della Donizetti Night di giugno ; persino un cocktail dedicato al genio di casa da un noto barman, oltre che i concerti all’aeroporto di Orio al Serio per la serie Donizetti sing & fly

Il cartellone è di eccellenza. Dopo il Gala inaugurale, diretto da Riccardo Frizza, guida musicale del festival, alla testa dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (14 novembre, Teatro Sociale in Bergamo Alta, solisti Carmela Remigio, che è artista in residenza, Marta Torbidoni, Konu Kim, Florian Sempey e Alessandro Corbelli, al debutto nella rassegna bergamasca di quest’anno), andranno in scena tre opere, anziché le sole due degli anni passati, e il solito, grande concerto di musiche sacre donizettiane nell’affascinante Basilica di Santa Maria Maggiore, qui ancora affidato alla celebre bacchetta di Corrado Rovaris per la Messa di Gloria (29 novembre, dies natalis di Donizetti, solisti Serena Farnocchia, Vardhui Abrahamyan, Giulio Pelligra e Roberto De Candia).

 

Sono certo notevoli gli spunti di interesse per l’opera inaugurale Pietro il Grande (15, 23 novembre e 1 dicembre): sul podio del nuovo complesso Gli Originali salirà Rinaldo Alessandrini, per una volta distolto da Bach e Monteverdi, la regia sarà di Ondadurto e nel ruolo del titolo si esibirà Roberto De Candia, al suo esordio a Bergamo se si esclude un Gianni di Parigi del lontano 1991. E notevoli, pure, gli spunti di interesse della Lucrezia Borgia (22, 24 e 30 novembre al Teatro Sociale) con Carmela Remigio nel ruolo del titolo, Frizza sul podio e la regia di Andrea Bernard.

L'Ange de Nisida, bozzetto

Ma l’avvenimento davvero straordinario, capace di attirare sul festival l’attenzione di tutto il mondo, sarà l’allestimento nel cantiere del Teatro Donizetti, in corso di ristrutturazione, visto che i lavori termineranno nel settembre 2020, de L’ange de Nisida, in “prima” assoluta mondiale (16 e 21 novembre, Teatro Donizetti) in forma scenica : in forma di concerto fu già eseguita a Londra l’anno scorso. Una sorta di doppia rinascita, di doppio “parto”. È l’opera, storia fosca della fanciulla Sylvia, violata dal re di Napoli, e del suo amore infelice con un giovane puro e ingenuo, che Donizetti compose per Parigi nel 1839, e che mai poté vedere rappresentata per il fallimento del Théâtre de la Renaissance, o forse per la scabrosità del soggetto. Ne fece confluire delle parti nella Favorite, ma la ricercatrice calabrese Candida Mantica, con un lavoro di “scavo” nella Bibliothèque Nationale de France di Parigi e a Bergamo, ha potuto ridarle la sua originale fisionomia. 

Francesco Micheli, direttore artistico

Ora il direttore artistico del festival, Francesco Micheli, porta in scena questo lavoro perduto e ritrovato grazie a un progetto molto complesso e originale, davvero coraggioso e inedito, che ha comportato un lungo lavoro per la messa in sicurezza del cantiere : gli spettatori, oltre 500, siederanno nei palchi e in apposite tribune montate sul palcoscenico ; l’orchestra suonerà nella consueta buca ; gli artisti, invece, useranno come palcoscenico lo spazio della platea, il cui pavimento sarà dapprima ricoperto da fogli sparsi di musica, e poi a specchi, capaci di riflettere la splendida volta del “Donizetti” dipinta dal grande Francesco Domenghini. Un vero festival, insomma. Che fa onore, sempre più, al genius loci don Gaetano.

Il Teatro Donizetti (fine del cantiere, settembre 2020)

  

Sergio Rizza
Sergio Rizza, milanese, 48 anni, giornalista professionista, è caposervizio del quotidiano free press "Metro", dove lavora dal 2000. Ha seguito e segue, oltre ai maggiori fatti di cronaca e politica, le stagioni di musica concertistica e operistica di Milano e della Lombardia.

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