Il matrimonio segreto
Dramma giocoso di Domenico Cimarosa
Libretto di Giovanni Bertati

16 LUGLIO 2019 . H 21:00 Martina Franca – Palazzo Ducale
20 LUGLIO 2019 . H 21:00 Martina Franca – Palazzo Ducale
31 LUGLIO 2019 . H 21:00 Martina Franca – Palazzo Ducale
3 AGOSTO 2019 . H 21:00 Martina Franca – Palazzo Ducale

Direttore : Michele Spotti
Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi
Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari

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Coscoletto
Operetta di Jacques Offenbach
Libretto di Charles Nuitter ed Etienne Tréfeu
Versione ritmica italiana di Sandro Cappelletto dalla traduzione del libretto di Mario Desiati

Direttore Sesto Quatrini
Attore e dialoghi Arturo Cirillo
Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari

19 LUGLIO 2019 | H 21:00 Palazzo Ducale, Martina Franca

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Ecuba
Tragedia per musica in tre atti di Nicola Antonio Manfroce
Libretto di Jean-Baptiste-Gabriel-Marie de Milcent
Edizione critica a cura di Domenico Giannetta (Edizioni del Conservatorio di Musica

Direttore
 Fabio Luisi
Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi
Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari
Coro del Teatro Municipale di Piacenza

30 LUGLIO 2019 . H 21:00 Martina Franca – Palazzo Ducale
4 AGOSTO 2019 . H 21:00 Martina Franca – Palazzo Ducale

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Orfeo
Pasticcio in forma di concerto di Nicola Porpora

2 AGOSTO 2019 | H 21:00 Martina Franca – Palazzo Ducale

Direttore George Petrou
Armonia Atenea

Martina Franca, 16 luglio – 4 agosto 2019

La scuola napoletana, il belcanto e il barocco delineano il programma della 45a edizione del Festival della Valle d’Itria a Martina Franca.
Si ricordano i cento anni di Paolo Grassi con una mostra, spettacoli, parole e musica

 Pier Luigi Pizzi firma gli allestimenti di due opere al Palazzo Ducale, Il matrimonio segreto di Cimarosa diretto da Michele Spotti ed Ecuba di Manfroce con il direttore musicale Fabio Luisi sul podioDue prime in Italia : Orfeo di Porpora e Coscoletto di Offenbach per commemorare i 200 anni della nascita del compositore franco/tedesco

Le orchestre sono quelle del Petruzzelli di Bari, Armonia Atenea e la Cappella Musicale Santa Teresa dei Maschi.

www.festivaldellavalleditria.it

"Crispino e la comare" dei fratelli Ricci al Festival della Valle d'Itria 2013

“Albori e bagliori. Napoli e l’Europa : il secolo d’oro” è il titolo della 45ª edizione del Festival della Valle d’Itria che si svolgerà a Martina Franca, dal 16 luglio al 4 agosto 2019, in cartellone oltre trenta appuntamenti in venti giorni, firmato dal direttore artistico Alberto Triola e dal direttore musicale Fabio Luisi che affiancano il presidente Franco Punzi, fra i fondatori di quella che è una delle più longeve e prestigiose rassegne italiane.

Gli spettacoli si svolgeranno nell’atrio del Palazzo Ducale, così come evocato dalla nuova immagine del festival firmata da Francesca Cosanti : Il matrimonio segreto di Cimarosa, Ecuba di Nicola Manfroce, Orfeo di Niccolò Porpora e Coscoletto di Jacques Offenbach nel bicentenario della nascita del compositore francese.

 “L’opera in masseria” sarà messa in scena in cinque fra gli spazi più belli del territorio. Oltre alle opere, come sempre, un programma intenso di concerti, incontri e iniziative, cui si aggiunge nel 2019 un affettuoso omaggio a Paolo Grassi a cento anni dalla nascita in una sezione denominata “Festival d’arte per tutti”.

Pier Luigi Pizzi

Pier Luigi Pizzi, Paolo Grassi e Napoli : i tre protagonisti cui il 45° Festival della Valle d’Itria intende tributare un omaggio. Pizzi, maestro del teatro italiano, legato a Martina Franca da lunga amicizia, sta vivendo una sua seconda giovinezza : tutto da scoprire il suo impegno nei due spettacoli al Palazzo Ducale, trasformerà il medesimo spazio e impianto scenico per due opere di carattere molto diverso, nel più schietto spirito dell’arte scenica e dell’immaginazione creativa. Grassi è stato uno dei giganti del teatro novecentesco, nato a Milano di famiglia martinese è stato figura dirimente agli esordi del festival, doveroso l’omaggio a cento anni dalla nascita : si tradurrà in linguaggio contemporaneo il suo lascito, la sua poetica, con una serie di appuntamenti una sorta di metafora della sua poetica di organizzatore teatrale e di intellettuale.

Paolo Grassi in via Rovello (Piccolo Teatro)

Napoli per tutto il Settecento fu capitale della cultura e della musica, in un’Europa già “unita” nel segno della musica italiana, della lingua italiana, dei compositori italiani. Tutte le opere hanno così un legame con Napoli e disegnano la parabola di un’epoca d’oro per la città campana capitale del Regno delle due Sicilie : da Porpora a Vinci, da Cimarosa a Manfroce, dagli splendori della scuola napoletana ai suoi ultimi bagliori per arrivare all’Ottocento inoltrato e ai riverberi malinconici e sorridenti che l’operetta di Offenbach riesce a cogliere il senso di una Napoli orami mitizzata, dove il can-can viene sostituito dalla tarantella e l’eruzione del Vesuvio corona la festa musicale.

Il Palazzo Ducale è senza dubbio il luogo centrale della programmazione artistica e ospiterà il capolavoro di Domenico Cimarosa Il matrimonio segreto (16, 20 e 31 luglio, 3 agosto) del 1792, e la più rara Ecuba di Nicola Antonio Manfroce (30 luglio, 4 agosto) del 1812, entrambe affidate a un maestro del teatro italiano come Pier Luigi Pizzi, che torna a Martina Franca dopo la Francesca da Rimini del 2016 e la Grande-Duchesse di Gérolstein del 1996. Il matrimonio segreto ed Ecuba saranno caratterizzate da un impianto scenico comune, declinato secondo cifre stilistiche comunque molto diverse tra loro : l’esemplare opera buffa del maestro di Aversa avrà l’aspetto di una commedia sofisticata ambientata ai giorni nostri, calata da Pizzi nel mondo del collezionismo d’arte ; mentre la tragedia lirica di Manfroce conserverà gli stilemi di un classicismo rigoroso, evidenziando il suo carattere di trenodia intorno al cadavere di Ettore : come sempre Pizzi sceglierà un’ambientazione di eleganza rarefatta, ma che rimanda a una dimensione mitica, senza tempo, con un forte senso di tragicità.

Michele Spotti (Il matrimonio segreto)

I direttori saranno un giovane in rapida ascesa che sta trionfando a Lione nel Barbablù di Offenbach, come Michele Spotti per Cimarosa (eseguito secondo l’edizione critica di Franco Donatoni per Ricordi), il direttore musicale del Festival Fabio Luisi per la rarità di Manfroce (nell’edizione critica di Domenico Giannetta per le Edizioni del Conservatorio Torrefranca), entrambi alla guida dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari.

Il cast del Matrimonio segreto è composto da giovani di straordinario valore, sia vocale che teatrale come Marco Filippo Romano, Maria Laura Iacobellis, Benedetta Torre, Ana Victoria Pitts, Vittorio Prato, Alasdair Kent.

Ecuba, il capolavoro di Nicola Manfroce è uno dei titoli più significativi ma pochissimo conosciuto, della storia dell’opera ottocentesca. Protagonista la moglie di Priamo, re di Troia, figura eponima anche della tragedia di Euripide, che sarà interpretata a Martina Franca da Carmela Remigio, al suo fianco le voci di Norman Reinhardt, Mert Süngü, Roberta Mantegna, Martina Gresia e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza diretto da Corrado Casati.

Per entrambe le opere avranno luogo le anteprime under30 dedicate ai più giovani e come sempre la diretta su  Radio3/RaiEcuba sarà inoltre ripresa e in seguito trasmessa da Rai5.

A Palazzo Ducale saranno in scena anche altri due titoli operistici in prima italiana, allestiti in forma semiscenica. Coscoletto, operetta di ambientazione partenopea di Jacques Offenbach nel suo bicentenario della nascita 19 luglio 1819 con la versione ritmica firmata da Sandro Cappelletto ; interpreti gli allievi dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” con la regia e l’estro di Arturo Cirillo e la direzione di Sesto Quatrini – a Martina ha iniziato la sua carriera – sul podio dell’Orchestra del Petruzzelli, per una coproduzione con la Fondazione Arturo Toscanini e la Fondazione Teatro Due di Parma.

Abbiamo chiesto a Sandro Cappelletto di raccontarci come è riuscito ad adattare alla musica di Offenbach il libretto tradotto dal tedesco da Mario Desiati.

“L'originale francese ? Perduto. Bisogna lavorare sullo spartito in tedesco. Dal francese al tedesco, dal tedesco all'italiano, tenendo conto di una prima versione "di lavoro" in prosa curata da Mario Desiati, un giovane scrittore martinese che riporta nei suoi libri le inquietudini della sua generazione. Conosce bene il tedesco perché divide la sua vita tra Berlino, Roma e Martina Franca

Primo passo affidarsi a Walter Benjamin, che nel saggio Il compito del traduttore scrive : "Fedele quanto possibile, libero quanto necessario". 

La versione ritmica non può essere fedele ; devi muoverti borderline : tradire senza farti scoprire, con nonchalance. Tag in tedesco è un monosillabo, in italiano un bisillabo. Cambia tutto : gli accenti, il battere, le durate delle note. Vesuv e Vulkan diventano Vesuvio e Vulcano : 2 sillabe contro 3. Un rompicapo. 

Nella versione ritmica comanda la musica : se la frase comincia in levare, la prima parola sarà anch'essa in levare. Devi girarci intorno fino a quando non la trovi. E dopo averla trovata devi canticchiarla per immaginare come 'starà in bocca' ai cantanti, come potranno masticarla, restituirla. Se non funziona, bisognerà trovarne un'altra. Se non la trovi, allora c'è l'arma segreta : aggiungi una notina, una innocente croma, e il conto torna.
Il traduttore ritmico è servo tre volte : del compositore, del librettista, della lingua e delle sue regole. E i servi, qualche volta, provano a ribellarsi.
Un dizionario dei sinonimi a portata di mano è un indispensabile compagno di viaggio, come il programma per computer che consente di cancellare parte di un file pdf senza alterare il resto. In questo caso, bisognava cancellare il testo tedesco e nello spazio ritornato bianco tra un pentagramma e il successivo scrivere il nuovo testo italiano. Sil-la-ban-do-lo per bene. 

Il traduttore ritmico ha, soprattutto, bisogno di complici. Io l'ho trovato in Antonello Maio, magnifico pianista accompagnatore, abituato a lavorare con i migliori cantanti. Orecchio metrico infallibile, gusto ed estro.
Meno male che ma-ka-ro-ni di sillabe ne ha quattro, in tedesco e in italiano. E di maccheroni, in Coscoletto , si fanno gaudentissime scorpacciate. Perché i Lazzaroni, tra una donna e un piatto di pasta, sanno cosa scegliere. 

Non sono sicuro che al tempo di Offenbach, a Napoli si bevesse lo spritz. Ma il Coscoletto martinese del 2019 ne è diventato goloso, gli dedica perfino un couplé

Come sua tradizione  il Festival torna al barocco puntando su un concorrente londinese di Händel : Nicola Antonio Porpora, del quale sarà in scena al Palazzo Ducale Orfeo (2 agosto) nell’edizione critica di Giovanni Andrea Sechi, con la regia di Massimo Gasparon e la direzione di uno specialista di questo repertorio come  con la sua Armonia Atenea, e un cast in cui brilla il controtenore Raffaele Pe affiancato da Anna Maria Sarra, Rodrigo Sosa Dal Pozzo, Giuseppina Bridelli, Davide Giangregorio e Federica Carnevale.

Olga Peretyatko

Ancora al Palazzo Ducale il recital di Belcanto (29 luglio) di uno dei soprani più apprezzati del panorama operistico internazionale, Olga Peretyatko, con al pianoforte Giulio Zappa canterà un programma che spazia da Rossini e Donizetti, a Offenbach, Bizet e alla Russia di Rimsky-Korsakov e Rachmaninov ; altro appuntamento vocale, nel Chiostro di San Domenico, “Già la notte si avvicina” (28 luglio) con cantate, arie e duetti del Sette e Ottocento napoletano interpretate da Raffaele Pe, Francesco Divito, Rodrigo Sosa Dal Pozzo e Lidia Fridman con Vincenzo Rana al clavicembalo e pianoforte.

L’ “Opera in masseria”, diventa quest’anno “itinerante” in cinque spazi diversi del territorio in collaborazione con i diversi comuni sede delle masserie Del Duca di Crispiano (21 luglio), Belvedere di Mottola (23 luglio), Palesi (25 luglio) e San Michele (1 agosto) a Martina Franca, Casina Vitale di Ceglie Messapica (27 luglio). Le masserie in questo territorio sono dei veri e propri presidi di cultura agricola e non solo e diventano la cornice perfetta per la messa in scena di due titoli appartenenti al genere buffo settecentesco dell’Intermezzo, una breve azione comica in musica che deriva dalla tradizione della Commedia dell’arte : L’ammalato immaginario di Leonardo Vinci e La vedova ingegnosa di Giuseppe Sellitti, con la regia di Davide Gasparro, la direzione di Sabino Manzo e il suo ensemble pugliese, la Cappella Musicale Santa Teresa dei Maschi ; interpreti vocali di rilievo, Lavinia Bini e Bruno Taddia.

Ancora in programma le rassegne di concerti e spettacoli nei chiostri e nelle chiese martinesi. Due i concerti “Novecento e oltre”: il primo con il duo pianistico Anastasia e Liubov Gromoglasova (17 luglio) con un programma che affianca pagine di Schubert a quelle di Poulenc, il secondo con il tenore Mert Süngü e il chitarrista Eugenio Della Chiara (18 luglio) che alle pagine liederistiche di Schubert trascritte per chitarra o chitarra e voce, affiancano songs di Britten.

Il “Concerto per lo spirito” (1 agosto) nella Basilica di San Martino, da sempre appuntamento molto sentito e affollato, sarà dedicato alla rara versione del Requiem tedesco op. 45 di Brahms con il duo pianistico Anastasia e Liubov Gromoglasova e il  Coro del Teatro Municipale di Piacenza  una pagina capitale del repertorio corale tardoromantico in una versione alternativa, redatta dallo stesso Brahms, che trasporta sul pianoforte la partitura sinfonica, così da donare un aspetto ancor più intimo e cameristico.

Irrinunciabile l’omaggio a Paolo Grassi nel centenario della nascita : all’interno del progetto “1919–2019 : Paolo Grassi 100 a Martina Franca”, con una ricca serie di attività in programma promosse dalla Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, ente organizzatore del festival, e la sezione “Festival d’arte per tutti”, per tutto il periodo festivaliero. Dal 4 luglio al 30 settembre, nei saloni del Palazzo Ducale sarà allestita la mostra Paolo Grassi …senza un pazzo come me, immodestamente un poeta dell’organizzazione… promossa dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, Fondazione Paolo Grassi – La voce della cultura e curata da Fabio Francione, mostra che negli scorsi mesi ha riscosso grande successo nel capoluogo lombardo. Quindi fra il chiostro di San Domenico e l’Ateneo Bruni si vedranno in scena l’anteprima nazionale di uno spettacolo di e con Davide Gasparro dal titolo Paolo (22 luglio), seguito da La rana e le nuvole (24 e 26 luglio), favola di Carlo Galliero con testi di Paolo Grassi, commistione di teatro e circo contemporaneo appositamente ideata per l’Ateneo Bruni con la regia di Libero Stelluti, le musiche di Rota e Stravinsky, la coreografia di Nicola Simonetti e la compagnia di circo contemporaneo QUATTROx4. Il 27 e 29 luglio, di nuovo al Chiostro di San Domenico, altri due progetti originali per queste celebrazioni : Per tutti ! Il sogno di Paolo, Nina e Giorgio – per non dimenticare Giorgio Strehler e Nina Vinchi – scritto da Benedetto Sicca ed Emanuele D’Errico con l’Ensemble dell’Orchestra ICO Magna Grecia diretto da Bernardo M. Sannino ; e ancora Galileo sotto le stelle “notturno di musica e parole” di Michele Balistreri. Questo l’omaggio ideato dalla Fondazione Paolo Grassi,  con l’intento di proporre un’inedita riflessione etico-artistica sulla figura dello storico fondatore del Piccolo Teatro e sovrintendente della Scala, Presidente della Rai oltre e figura determinante nei primi anni del Festival martinese ; converrà soffermarsi, con il linguaggio della musica e del teatro, e con le parole stesse di Grassi, sul ruolo e sul compito del teatro e della produzione culturale oggi, in un’epoca diversa ma sotto molti aspetti simile a quella in cui lo sguardo lucido e sferzante di Grassi, affiancato da Giorgio Strehler, scuoteva Milano e l’Italia intera.

Il progetto “1919–2019 : Paolo Grassi 100 a Martina Franca”  aperto il 15 maggio a Martina Franca con Galileo nostro contemporaneolaboratorio di analisi drammaturgica per studenti delle scuole secondarie con Giovanni Soresi e Michele Balistreri, si concluderà il 30 ottobre con l’iniziativa Buon compleanno Paolo ! Durante il festival (30 luglio) è in programma anche una giornata di studi dedicata a I libri di Paolo Grassi, sull’uomo di libri e di lettere il cui lascito è patrimonio della Bibliomediateca della Fondazione.

Al sabato, immancabili ed attesi i “Concerti del sorbetto” (20 e 27 luglio, 3 agosto), e la domenica invece i “Concerti all’ora sesta” (21 e 28 luglio, 4 agosto).

Altro appuntamento da non perdere il Festival junior : C’era una volta… Robinson Crusoe (22 luglio), adattamento dall’omonima operetta di Offenbach sempre per celebrare il grande musicista francese, testo con legami alla letteratura per l’infanzia, affidato ad Angela Lacarbonara e a Marco Bellocchio che seguono la preparazione dei piccoli interpreti.

Fabio Luisi

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