L’11 dicembre parte la nuova stagione del Teatro San Carlo, il titolo di apertura sarà una rarità per Napoli Pikovaya Dama/La Dama di picche in un allestimento che Willy Decker ha realizzato per la Staatsoper di Amburgo : una regia che si rifà al cinema e che mette in evidenza i personaggi, la direzione sarà ovviamente del maestro Juraj Valcuha che si dice molto felice di portare a Napoli l’opera del più italiano dei compositori russi : Cajkovskji scrisse Pikovaya Dama nel 1890 dal racconto di Aleksander Puskin che raccontava di una ossessione demoniaca, il gioco delle carte, una smania distruttiva. German il protagonista, un outsider nella società pietroburghese uno straniero come dice anche il nome, è povero e vuole vincere al gioco per dare una svolta alla sua vita ; questa bramosia cupa e disperata lo spinge a conquistare Lisa, la nipote orfana della contessa, la Dama di picche, colei che conosce il segreto delle “tre carte” che giocate di seguito una dopo l’altra e per una volta sola assicurano la vittoria. Ma come convincere la vecchia signora a confidargli i numeri vincenti ?
Il libretto è del fratello Modest e l’opera fu composta tra il 30 gennaio e il 14 marzo del 1890 a Firenze dove Cajkovskij viveva in quei mesi. La prima rappresentazione fu a San Pietroburgo al Teatro Marijnskij nel dicembre dello stesso anno. E’ l’opera di Cajkovskij che più di tutte le altre racconta la città di Puskin e la sua società di nobili e militari all’epoca di Caterina la Grande.Il cast è formato di cantanti specialisti : Misha Didyk e Oleg Dolgov si alterneranno nella parte di German, Anna Nechaeva sarà Lisa e Julia Gertseva la contessa. Le scene e i costumi sono affidati a Wolfgang Gussmann. Quattro recite dal mercoledì 11 dicembre alle 20.00 per la prima di stagione poi venerdì 13 sempre alle 20.00, sabato 14 alle 19.00 e domenica 15 alle 17.00.
Il secondo titolo in programma sarà Tosca di Giacomo Puccini, tratta dal dramma di Victorien Sardou, in una nuova produzione del Teatro San Carlo con la regia di Edoardo De Angelis e le scene dell’artista esponente della Transavanguardia Mimmo Paladino, i costumi di Massimo Cantini Parrini. Il maestro Donato Renzetti dirigerà l’Orchestra e il Coro ; Carmen Giannattasio e Monica Zanettin si alterneranno nella parte di Floria Tosca Cavaradossi avrà le voci di Fabio Sartori e Migran Agadzhanyan mentre Scarpia sarà interpretato dal baritono che arriva dalla Mongolia Enkhbat Amartuvshin la rivelazione della scorsa stagione : Rigoletto al Teatro Carlo Felice di Genova e poi a Macerata, Germont all’Arena di Verona, Nabucco al Festival Verdi di Parma.
Saranno sette recite dal mercoledì 22 gennaio alle 20.00 ; giovedì 23 sempre alle 20.00 ; venerdì 24 alle 18.00 ; sabato 25 alle 19.00 ; domenica 26 alle 17.00 ; martedì 28 alle 20.00 e mercoledì 29 alle 18.00.
A febbraio torna Norma di Vincenzo Bellini diretta da Francesco Ivan Ciampa con la regia di Lorenzo Amato, le scene di Ezio Frigerio e i costumi del premio Oscar Franca Squarciapino
Norma sarà interpretata da Maria Josè Siri e Angela Meade che ha debuttato a Napoli nel ruolo da protagonista di Ermione di Rossini. Nella parte di Adalgisa si alterneranno Annalisa Stroppa e Sonia Ganassi così come la parte di Pollione avrà due interpreti i tenori Fabio Sartori e Mikheil Sheshaberidze, Pollione i bassi Fabrizio Beggi e Ildo Song
Sei appuntamenti con Norma : mercoledì 12 febbraio ore 20.00 ; venerdì 14 ore 20.00 ; sabato 15 ore 19.00 ; domenica 16 ore 17.00 ; martedì 18 ore 20.00 ; giovedì 20 ore 18.00
A marzo, dopo due opere tra le più conosciute e popolari Tosca e Norma, una assoluta novità per il teatro napoletano ; in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo un’opera di Ludovico Einaudi WINTER JOURNEY su libretto di Colm Toíbín e ideazione drammaturgica di Roberto Andò.
E’un viaggio nell’inverno triste dell’Europa di oggi, nella disperazione di chi è costretto a lasciare il proprio paese per imbarcarsi alla volta di terre in cui mendicare una vita diversa, forse migliore ma non facile. Una storia d’amore tra un uomo e una donna, o tra un bambino e i suoi genitori, questa è una storia che supera i confini ordinari dell’amore. Perdita, dolore, solitudine, disperazione, ironia, sono le diverse intonazioni delle voci che si rincorrono, in un colloquio tragico, che, a volte, esprime il tono febbrile del desiderio, altre quello lirico e struggente dell’assenza e della desolazione.
Il direttore sarà Carlo Tenan con l’Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo. La regia di Roberto Andò ; lo scenografo, costumista e light designer Gianni Carluccio, il Video Maker | Luca Scarsella
Due rappresentazioni a marzo 2020 martedì 10 ore 20.00 e mercoledì 11 ore 18.00
Un altro titolo popolarissimo che cattura ogni volta il pubblico Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart Singspiel in due atti sul libretto dell’impresario e amico Emanuel Schikaneder.
L’ultima opera del musicista salisburghese che andò in scena in un teatro “borghese” il Theater auf der Wieden il 30 settembre 1791, poco più di due mesi dopo il 5 dicembre Mozart morì nella sua casa di Vienna, solo. Leggende sono fiorite sulla genesi dell’opera perché in realtà Il Flauto magico ha un’aura di mistero e di favola ; Mozart inventa un nuovo genere d’opera e chissà se fosse vissuto più a lungo forse avrebbe continuato per quella strada. Due Direttori d’orchestra Asher Fisch e Maurizio Agostini (2 e 3 aprile). La regia di Roberto Andò, le scene di Giovanni Carluccio e i costumi | Nanà Cecchi Due compagnie si alterneranno : Sarastro con Goran Jurić / Ramaz Chikviladze
Tamino : Antonio Poli e Mert Süngü, Pamina : Mariangela Sicilia e Valentina Mastrangelo
Astrifiammante Regina della Notte : Daniela Cappiello e Tetiana Zhuravel, Papageno : Roberto De Candia e Vincenzo Nizzardo, Papagena sarà Lara Lagni, Monostatos Cristiano Olivieri
Prima dama : Emanuela Torresi, Seconda dama : Laura Cherici, Terza dama : Adriana Di Paola
Dal venerdì 27 marzo ore 20.00 ; sabato 28 ore 19.00 ; domenica 29 ore 17.00 ; martedì 31 ore 20.00 Aprile 2020 giovedì 2 ore 18.00 ; venerdì 3 ore 20.00 ; sabato 4 ore 19.00 ; domenica 5 ore 17.00
A maggio sicuramente da non perdere L’AMOUR DES TROIS ORANGES (L'AMORE DELLE TRE MELARANCE) di Sergej Prokof’ev ; l’opera debuttò all’Opera House di Chicago il 30 dicembre 1921. Prokof’ev l’aveva composta su suo libretto tratto dalla commedia di Carlo Gozzi ; dopo gli anni tumultuosi della Rivoluzione russa il musicista era intenzionato a trovare il successo negli Stati Uniti. Aveva raggiunto la fama come pianista, ma come compositore d’opera la strada fu più difficile. La sua musica troppo « modernista » non conquistò il pubblico e in più era visto come rappresentante della Russia sovietica. Il direttore dell’Opera House di Chicago l’Italiano Cleofonte Campanini commissionò a Prokof’ev l’opera sulle maschere e la commedia dell’arte di tradizione italiana nel 1918 ; poi la morte improvvisa dell’impresario rinviò il debutto dell’opera al 1921.
Tra fiaba, satira e commedia, L'amore delle tre melarance rappresenta appieno l'ideale teatrale di Prokof'ev decisamente “contro il naturalismo e la routine dei grandi epigoni del teatro prerivoluzionario”, uno sberleffo e una caricatura delle convenzioni del melodramma Ottocentesco.
Un cast di interpreti italiani e stranieri : Il re di coppe : Goran Jurić, Il principe Tartaglia, suo figlio Bogdan Volkov Leandro, primo ministro : Fabio Capitanucci ; La principessa Clarice, nipote del re Julia Gertseva, Pantalone, favorito del re : Leonardo Galeazzi Truffaldino, menestrello di corte : François Piolino Celio, mago e genio protettore del re : Roberto Abbondanza
La fata Morgana, maga e genio protettore di Leandro : Rosie Aldridge. Smeraldina, servitrice della fata Morgana : Marina Comparato. La maga Creonta, sotto le spoglie di una cuoca : Donald Thomson Farfarello : Carlo Andrea Masciadri, Linetta : Francesca Paola Geretto, Nicoletta : Chiara Tirotta
Ninetta, principesse delle melarance : Hasmik Torosyan, Un messaggero : Laurence Meikel
Il Maestro di cerimonie | Andrea Giovannini L’ Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo ovviamente diretta da Juraj Valčuha con la regia di Alessandro Talevi, le scene di Justin Arienti e i costumi di Manuel Pedretti.
A maggio 2020 domenica 3 ore 19.00 ; martedì 5 ore 20.00 ; giovedì 7 ore 18.00 ; venerdì 8 ore 20.00
Dal 14 al 17 maggio 2020 LA SERVA PADRONA di Giovanni Paisiello con l’orchestrazione di Ottorino Respighi, l’intermezzo buffo su libretto di Gennaro Antonio Federico, riscritta sul libretto dell’opera di Giovanni Battista Pergolesi. La prima rappresentazione fu a San Pietroburgo al Teatro San Bartolomeo il 30 agosto 1781. Paisiello fece alcune aggiunte e mise mano alla strumentazione avendo a disposizione l’eccellente orchestra imperiale certamente più ricca rispetto ai soli archi di Pergolesi. In questa partitura troviamo infatti un largo impiego di strumenti a fiato (flauti, oboi, clarinetti, fagotti e corni, tutti in coppia), usati anche per i dialoghi concertanti, nei quali Paisiello è maestro.
Direttore Carmine Pinto ; regia e scena, Mariano Bauduin , costumi, i Marianna Carbone
Interpreti : Uberto è Filippo Morace, Serpina Rossella Locatelli, Vespone Ernesto Lama.
Dal 24 al 29 maggio 2020 torna sulla scena del San Carlo I PURITANI di Vincenzo Bellini, il melodramma serio in 3 parti su libretto di Carlo Pepoli. E’ l’ultima opera del musicista catanese, una scrittura raffinata e strutture audaci caratterizzano il testamento di Bellini ; il grandissimo successo fu anche dovuto agli straordinari interpreti della prima : Giulia Grisi, Rubini, Tamburini e Lablache. Bellini aveva adattato una versione detta “di Napoli” per Maria Malibran, abbassando la parte della protagonista Elvira e cancellando il duo “Suoni la tromba”. Questa versione fu eseguita al Barbican di Londra nel 1985 e al Teatro Petruzzelli di Bari l’anno successivo.
Torna sul podio del San Carlo Gabriele Ferro ; la regia di Emilio Sagi e le scene di Daniel Bianco, i costumi di Pepa Ojanguren
Arturo Talbot sono Francesco Demuro e Francesco Castoro, per Elvira Jessica Pratt e Maria Grazia Schiavo. Sir Riccardo Forth saranno Davide Luciano e Seung-Gi Jung, Sir Giorgio Abramo Rosalen
Enrichetta di Francia è Chiara Tirotta Lord Gualtiero Valton Gabriele Sagona, Sir Bruno Roberton | Saverio Fiore. L’ Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo
Dal 5 al 7 giugno 2020, IL MAESTRO DI CAPPELLA, l’Intermezzo comico di Domenico Cimarosa. Con la drammaturgia e la regia di Mariano Bauduin, gli elementi scenici di Nicola Rubertelli e i costumi di Giusi Giustino Revisione e inserti di Ivano Caiazza. Gli interpreti sono Il Maestro di Cappella | Marco Filippo Romano La sua Signora è Antonella Morea, una Canterina | Roberta Mameli Un lacché Aramando Arangione, un chitarrista Edo Puccini.
Il lavoro si ricollega ad un filone metateatrale (ovvero del teatro che parla di teatro) piuttosto frequentato nel Settecento (ricordiamo ad esempio La Dirindina di Domenico Scarlatti, La canterina di Haydn, Der Schauspieldirektor di Mozart) e al quale lo stesso Cimarosa aveva contribuito con L'impresario in angustie. In questa divertente parodia il Maestro tenta di dirigere le prove di un'orchestra indisciplinata : gli archi litigano tra di loro, i corni steccano e gli oboi sono fuori tempo. Alla fine il Maestro riesce a condurre a termine l'impresa cantando con pazienza i passaggi di ciascuno strumento. Nella versione ideata dal regista Mariano Bauduin per il Teatro San Carlo, l'intermezzo è stato “interpolato” con un testo desunto dalla divertente commedia Il Critico, ovverosia le prove di una tragedia di Richard Brinsley Sheridan, importante figura di drammaturgo inglese della seconda metà del ‘700 e autore di celeberrime commedie per il Covent Garden di Londra.
Dal 19 al 28 giugno 2020 sarà in scena AIDA l’opera di Giuseppe Verdi in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni da un soggetto di Auguste Mariette. In una produzione del Teatro La Fenice di Venezia. L'esotico “soggetto egiziano”, la solennità dei protagonisti, l'arcaica religiosità dell'atmosfera offrirono a Verdi l'occasione di fondere tradizione e rinnovamento ; il musicista riuscì a coniugare un'intima e ben delineata descrizione psicologica dei personaggi agli stilemi del grand-opéra di tradizione francese con un impianto spettacolare. Alla popolarità di Aida hanno certamente contribuito pagine famose come la “Marcia trionfale” e le romanze tradizionali come “Celeste Aida”; ma il suo successo risiede nell'elevata tensione drammatica.
Il direttore sarà Jordi Bernàcer, la storica regia di Mauro Bolognini sarà ripresa da Bepi Morassi, con le scene di Mario Ceroli e i costumi di Aldo Buti
Tre soprani si alterneranno nella parte di Aida, Hui He, Carmen Giannattasio e Rachele Stanisci
Radamès Jorge de León e Antonello Palombi, Amneris Anna Maria Chiuri e Nino Surguladze
Amonasro è Claudio Sgura, Ramfis Giorgio Giuseppini e Cristian Saitta
Il Re d'Egitto Francesco Leoni, una sacerdotessa Rossella Locatelli, un messaggero Gianluca Floris
Dal 12 al 24 luglio 2020 LA RONDINE la commedia lirica in tre atti di giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Adami tratto da un libretto di A. M. Wilner e Heinz Reichert, in una nuova produzione del Teatro di San Carlo. La “piccola Traviata” non si può considerare un’operetta, l’unico titolo di Puccini, edito da Sonzogno anziché da Ricordi, La rondine è una partitura leggera ma elegante : la scrittura musicale è fluida, con notazioni sottili e raffinatissime. Pervade tutta l’opera il valzer che però, nelle note di Puccini, si allontana dalla spensierata allegrezza del finis Austriae della famiglia Strauss e raggiunge un tono teneramente sensuale. Il linguaggio armonico complesso e una strumentazione finissima caratterizzano questa tarda opera di Puccini.
Juraj Valčuha dirige la sua Orchestra del San Carlo, la regia è di Lorenzo Mariani con le scene di Nicola Rubertelli e i costumi di Silvia Aymonino. Magda è Dinara Alieva, Lisette è Ruth Iniesta, Prunier Marco Ciaponi, Ruggero Celso Albelo, Rambaldo sarà Giovanni Meoni, Périchaud Cristian Saitta, Gobin Orlando Polidoro, Crébillon Laurence Meikle, Ivette Miriam Artiaco, Bianca Sara Rossini, Suzy Tonia Langella.
Dal 18 al 26 luglio 2020, un titolo popolare in una nuova produzione del Teatro di San Carlo CARMEN, l’Opéra-comique in quattro atti su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy ispirato alla novella di Prosper Mérimée, opera amatissima da Friedrich Nietzche.
Forse nessun compositore spagnolo avrebbe reso in musica l’atmosfera, il colore, la sensualità dell’Andalusia così come fece Georges Bizet, pur non avendo mai visitato la Spagna. Alla prima a Parigi il 3 marzo 1875 fu fiasco ; nell’autunno dello stesso anno l’opera fu programmata per la stagione a Vienna ma Bizet doveva modificare i recitativi parlati e musicarli – a Vienna non erano richieste le Opera-Comique – iniziò il lavoro ma a giugno morì. Intervenne l’amico Guiraud e sistemò Carmen per la prima a Vienna il 23 ottobre 1875 nella versione che sarebbe poi diventata popolare in tutto il mondo. Nel 1964 il musicologo tedesco Fritz Oeser reintrodusse i dialoghi parlati senza tener conto i ripensamenti che Bizet aveva voluto per le rappresentazioni parigine.
Nel 2000 Robert Didion e Josef Heinzelmann curarono per l’editore Schott una nuova edizione ; in seguito l’editore Peters pubblicò una ennesima versione curata da Richard Langham-Smith e nel 2005 ancora una di Michael Rot.
Il direttore sarà Emmanuel Villaume con la regia di Michele Sorrentino Mangini, le scene di Nicola Rubertelli e i costumi di Giusi Giustino. Carmen : Clémentine Margaine e Carmen Topciu Don José : Saimir Pirgu e Luciano Ganci Escamillo : Samuel Youn e Alessandro Luongo, Moralès : Roberto Accurso, Zuniga : Costantino Finucci, Micaëla : Karen Gardeazabal, Mercédès : Mireille Lebel e Alessandra Visentin, Frasquita : Sandra Pastrana e Giulia Bolcato, il Dancairo : Fabio Previati, Remendado : Francesco Pittari
Orchestra, Coro e Balletto del Teatro di San Carlo
Con la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo
Dopo una breve pausa estiva dal 17 al 27 settembre 2020 sarà la volta dell’operetta : forse la più popolare e la più conosciuta DIE LUSTIGE WITWE (LA VEDOVA ALLEGRA) di Franz Lehár in una coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia e il Teatro dell’Opera di Roma, una rilettura di Damiano Michieletto le scene di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti.
Michieletto trasporta la vicenda della ricca vedova Hanna Glavari dall’immaginario Pontevedro e dalla Parigi Belle-époque di Chez Maxim in una banca negli anni ’50 e Danilo è un impiegato della stessa banca : è tutta una faccenda di soldi ! Restano i balli fra i quali il regista introduce il rock’n roll.
Direttore sarà Nick Davies ; Barone Mirko Zeta sarà Franz Hawlata , Valencienne : Adriana Ferfecka e Marina Monzò, Hanna Glawari : Nino Machaidze, Conte Danilo Danilowitsch : Paulo Szot, Camille de Rossillon : Anicio Zorzi Giustiniani e Giovanni Sala : Raoul de St-Brioche : Marcello Nardis, Visconte Cascada : Enzo Peroni, Bogdanowitsch : Enrico Di Geronimo, Sylviane : Marta Calcaterra, Kromow : Enrico Cossutta, Olga : Michela Antenucci, Pritschitsch : Italo Proferisce Praskowia : Anna Werle, Njegus : Karl-Heinz Macek
Dal 2 al 4 ottobre 2020 torna un’opera di Gioachino Rossini, MAOMETTO II il Rossini serio e un titolo scritto per il Teatro di San Carlo che debuttò il 3 dicembre 1820. Duecento anni fa. Prima di chiudere la sua ricca stagione napoletana con Zelmira Rossini diede alla città e al suo esigente pubblico un'opera particolarmente curata nella strumentazione e nei recitativi. La partitura di Maometto II è molto innovativa e prevede il superamento degli schemi formali più consueti con i numeri chiusi, con una predilezione per le grandi strutture. Una vera e propria svolta stilistica. L’esecuzione sarà in forma di concerto.
Direttore sarà Diego Fasolis Paolo Erisso : Juan Francisco Gatell, Anna : Vasilisa Berzhanskaya
Calbo : Teresa Iervolino, Condulmiero : Enrico Iviglia, Maometto II : Mirco Palazzi, Selimo | David Ferri Durà
Dal 25 al 31 ottobre 2020 torna LA TRAVIATA di Giuseppe Verdi nella produzione del Teatro di San Carlo con la regia di Lorenzo Amato, con le scene di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino, ormai un appuntamento consueto con il pubblico napoletano. Una delle opere più rappresentate al mondo, il terzo titolo della “trilogia popolare” di Verdi, eppure alla prima il 6 marzo 1853 al Teatro la Fenice di Venezia l’opera fu un insuccesso : “La Traviata, ieri sera, fiasco. La colpa è mia o dei cantanti ? Il tempo giudicherà” con queste parole Verdi commentò il fallimento dello spettacolo.
Direttore sarà Stefano Ranzani, per Violetta Valéry si alterneranno tre interpreti : Albina Shagimuratova, Nino Machaidze e Maria Grazia Schiavo ; Flora Bervoix : Mariangela Marini e Cinzia Chiarini ; Annina : Michela Antenucci ; Alfredo Germont : Francesco Demuro e Ivan Magrì Giorgio Germont : Amartuvshin Enkhbat e Giovanni Meoni ; Gastone : Lorenzo Izzo e Enrico ZaraIl barone Douphol : Nicola Ebau ; Il marchese d'Obigny : Nicolò Ceriani ; Il dottor Grenvil : Francesco Musinu
Orchestra, Coro e Balletto del Teatro di San Carlo
Stagione sinfonica
La stagione sinfonica è iniziata con il ritorno di Zubin Mehta a settembre alla guida della Israel Philharmonic Orchestra con un programma che presentava musiche di Haydn e Berlioz. In ottobre NEEME JÄRVI con DENIS MATSUEV per il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in si bemolle maggiore, op. 19 di Ludwig van Beethoven e di Johannes Brahms la Sinfonia n. 4 in mi minore, op. 98
Un concerto da camera in novembre con Roberto Cominati con due sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven la Sonata per pianoforte n. 1 in fa minore, Op. 2 n. 1 e la Sonata per pianoforte n. 30 in mi maggiore, Op. 109 nella seconda parte Claude Debussy Estampes, Pour le Piano e L’Isle Joyeuse, L. 106.
Cinque i concerti diretti dal Direttore Musicale Juraj Valčuha, co un repertorio che dal ‘900 di Ligeti, torna indietro sino al rossiniano Stabat Mater per soli, coro e orchestra ; maestro del Coro Gea Garatti Ansini. Il 18 dicembre dirigerà il Concerto di NATALE con il Corno di Radovan Vlatković per il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore op. 11 per corno e orchestra di Richard Strauss e poi i Valzer, le Polke, le Mazurche degli Strauss (Johann padre e figlio)
A metà marzo sempre con Valčuha per la prima volta suonerà al Teatro San Carlo il giovane pianista Alexander Malofeev di Edward Grieg il Concerto in la minore op. 16 per pianoforte e orchestra
Grandissimo ritorno sarà quello di Riccardo Muti a gennaio 2020 con la Chicago Symphony Orchestra e a novembre 2020 con l’Orchestra del San Carlo ; In quest’ultimo il Maestro farà un omaggio a Saverio Mercadante nel 150° anniversario della morte. E sempre a Mercadante sarà dedicato un concerto diretto da Francesco Ommassini.
A febbraio sarà Daniele Gatti a dirigere le forze del teatro nel Requiem tedesco di Brahms, un appuntamento da non mancare, la BUDAPEST FESTIVAL ORCHESTRA con il suo direttore Iván Fischer e il Violino di Patricia Kopatchinskaja, Dennis Russell Davies con musiche del ‘900 e contemporanee ; il 6 aprile AKADEMIE FÜR ALTE MUSIK RIAS KAMMERCHOR per la Matthäus Passion (Passione secondo Matteo), BWV 244 di Johannes Sebastian Bach.
Sicuramente un appuntamento da non perdere sarà il 14 giugno 2020 con JOYCE DI DONATO eIL POMO D’ORO con Arie di Claudio Monteverdi, Christoph Willibald Gluck, George Frideric Händel e Henry Purcell.
Il 18 novembre un altro concerto da annotare in agenda : Jean-Yves Thibaudet e un omaggio per il quinto anniversario della morte del Maestro Aldo Ciccolini il pianoforte di Claude Debussy : Préludes, primo libro, L. 125 e Préludes, secondo libro, L. 131.
Balletto
Per la Danza cinque titoli di richiamo, con una Compagnia giovane e in grande forma, che si confronta con la tradizione e le tendenze della scena contemporanea.
La Stagione di Danza 2019 / 2020 del Teatro di San Carlo si confronterà con il repertorio classico, balletti come Lo Schiaccianoci, Don Chisciotte e Cenerentola, e la danza di oggi. Per le nuove creazioni il Balletto del Teatro di San Carlo affida a Juliano Nunes la coreografia di Amadè, spettacolo ispirato a Wolfgang Amadeus Mozart. Così le nuove produzioni Come un respiro/Bolero, la prima su musiche di Handel per la coreografia di Mauro Bigonzetti, e la seconda su coreografia di Giuseppe Picone, Direttore del Balletto del San Carlo.
Si conferma l’impegno del Teatro di San Carlo nel valorizzare l’eccellenza del Corpo di Ballo fiore all’occhiello del Massimo napoletano che continua ad ottenere in Italia e nel mondo risultati importanti.
Il San Carlo in Italia e nel mondo
Il San Carlo è un Teatro sempre interessato a farsi conoscere all’esterno, e anche quest’anno conferma i numerosi impegni nazionali e all’estero
A ottobre 2019 prestigioso appuntamento per il Coro del Teatro di San Carlo ha inaugurato la Stagione Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel Requiem “Grande Messe des morts” di Berlioz, assieme a Orchestra e Coro di Santa Cecilia diretti da Antonio Pappano.
Ad aprile 2020 il Duomo di Orvieto ospiterà l’Orchestra e il Coro del San Carlo per il Concerto di Pasqua dopo le partecipazioni del 2018 col Mosè di Rossini e del 2019 con il Requiem di Verdi.
Il concerto sarà registrato dalla Rai e trasmesso la sera del venerdì santo in eurovisione dopo la Via Crucis del papa al Colosseo.
Importanti appuntamenti sovranazionali attendono il Teatro di San Carlo : nel 2020 l’Orchestra sarà ospite del Festival di Pentecoste di Salisburgo e nel 2021 una grande tournée in Cina con il Maestro Zubin Mehta.