Non è un festival come gli altri, quello che si svolge da qualche anno a Tours, storica capitale della Turenna e città d’arte ricca di antichi palazzi, chiese, musei che, con i suoi Concerti d’Autunno, ha dato alla regione celebre per i Castelli della Loira anche un’attrattiva musicale. Missione peraltro avviata negli anni Sessanta del secolo scorso e rivolta in particolre alla musica antica, con il contributo determinante del Conservatorio Francis Poulenc e di altre importanti istituzioni del territorio. Il programma, firmato dal musicologo e direttore artistico Alessandro Di Profio, offre in ogni edizione un percorso nella grande musica esplorando sentieri poco battuti e affidandosi ad interpreti che devono la loro reputazione mondiale a uno specifico repertorio.
I concerti sono raggruppati in tre weekend di ottobre e si svolgono nel Grand Théâtre e nelle antiche chiese di Saint-Julien e di Notre-Dame la Riche.

Quest’anno il primo week-end (12,13,14 ottobre) rende omaggio al belcanto del Sette e dell’Ottocento e alle grandi voci dell’epoca, dai mitici sopranisti e contraltisti Farinelli e Senesino alla divina Pauline Viardot, egeria di Rossini e Berlioz, sorella della Malibran. Va ricordato che madrina del festival è una delle più affascinanti cantanti del nostro tempo, Nathalie Dessay.
Nella serata inaugurale Il pomo d’oro diretto da Zefira Valova, ensemble nato nel 2012 con una vocazione per l'opera antica, e il mezzosoprano Ann Hallenberg dal raffinato virtuosismo, ricostruiranno idealmente il "Carnevale Veneziano del 1729" nel quale i più celebri virtuosi si esibirono in Arie di Albinoni, Orlandini, Leo, Porpora. Mentre nel secondo appuntamento, dal titolo suggestivo "Labyrinthe des passions", un'altra belcantista di classe qual è il soprano Julia Lezhneva, accompagnata dalla celebre Kammerorchester Basel, interpreterà pagine di Haendel e di Vivaldi, alternando il virtuosismo più spettacolare al pathos soave e malinconico.
La terza serata, "Chère Pauline", è dedicata alla Viardot e a renderle omaggio sarà il mezzosoprano Vivica Genaux, stella del belcanto di fama internazionale, insieme al pianista Carlos Aragon. In una messinscena ideata dal regista, scenografo e costumista Paco Azorin con i video di Pedro Chamizo. Si tratta di una produzione presentata per la prima volta in Francia.

Il week-end del 19,20,21 propone "Lumière et ténèbres du Moyen Age au Baroque". Lo apre un altro noto e ammirevole ensemble, Le poème harmonique diretto da Vincent Dumestre con due capolavori della musica sacra composti durante il regno di Luigi XIV : Leçons de tènèbres di Couperin e il rarissimo Miserere di Clérambault, rievocati nella Chiesa di Saint Julien anche da una processione al lume di candele, che si spengono via via durante l’esecuzione. Seguirà, a Notre Dame la Riche, un concerto di "Polifonie inglesi" del tempo di Elisabetta I, interpretate dall’Ensemble Jacques Moderne diretto da Joël Soubiette, senza rivali in questo raro e raffinato repertorio. E ancora a Saint Julien, l’ensemble Diabolus in Musica sotto la direzione di Antoine Guerber farà rivivere "Les chants des cathedrales" del XIII secolo e quelli della scuola di Notre Dame di Parigi : dai mottetti alle pagine per organo, autentiche ed emozionanti rivelazioni.

L’ultimo weekend, dal 26 al 28, punta a "Splendori barocchi tra Antico e Nuovo Mondo". Con una grande apertura affidata al Concerto Italiano di Rinaldo Alessandrini, referenza mondiale nel repertorio in questione, attesissima per la sua interpretazione di un capolavoro assoluto quali sono le Quattro Ouverture di Bach. E un altro complesso, i Solisti della Cappella Mediterranea, con Leonardo Garcia Alarcón direttore e clavicembalista guideranno alla scoperta dei Carmina Latina, ovvero delle musiche dei compositori spagnoli e portoghesi partiti alla conquista delle Americhe dove s’ispirarono alle tradizioni locali. La serata di chiusura, il 28 al Grand Theâtre, avverrà accostando due magnifiche opere barocche che sono anche due versioni dell medesimo testo : Il Te Deum di Lully e quello di Charpentier, nell’esecuzione dell’ensemble Consonance diretto da François Bazola.
Va sottolineato che ogni concerto o rappresentazione scenica del programma è la realizzazione di un progetto originale ideato per il festival. Ad essi si aggiungono i “Concerts de poche”, masterclasses aperte al pubblico, incontri con i musicisti, conferenze e film.
