Così è nello spettacolo inaugurale, una novità assoluta ispirata a Bach e messa in scena in collaborazione con un gruppo circense. In cartellone anche Rigoletto e Madama Butterfly, oltre a un dittico in chiave contemporanea

Il Teatro Pergolesi di Jesi, nelle Marche, è l'unico dei teatri italiani cosiddetti di tradizione che non ha sede in un capoluogo di provincia ma in una piccola città. Tuttavia negli anni è diventato importante, collegato com' è agli altri teatri di tradizione italiani con cui ha realizzato collaborazioni, tanto che oggi fa un cartellone unico con il Teatro Delle Muse di Ancona, oltre a essere sede di un festival di alto profilo culturale qual è il Pergolesi Spontini e di una stagione lirica dal richiamo nazionale. Stagione che quest'anno festeggia il traguardo ammirevole delle nozze d'oro e viene dedicata a Maria Callas e a Luciano Pavarotti, rispettivamente nel quarantesimo e nel decimo anniversario della loro scomparsa. II programma s'intitola In viaggio da Mantova a Nagasaki e propone, come è facile intuire, un viaggio musicale da Rigoletto a Madama Butterfly, opere ambientate appunto a Mantova e Nagasaki, passando attraverso Lipsia con rivisitazioni contemporanee e contaminazioni bachiane che non mancheranno di attrarre l'interesse dei critici e di suscitare la curiosità dei melomani.

Ad aprire il cartellone della stagione lirica di tradizione del Teatro Pergolesi sarà, fuori abbonamento, una prima rappresentazione assoluta : venerdì 1 dicembre (ore 18.30 e ore 21.30) e domenica 3 dicembre (ore 15.30 e ore 18.30), con anteprima giovani mercoledì 29 novembre ore 15.30 e ore 18.30 e due recite riservate alle scuole primarie (2 e 4 dicembre ore 11), va in scena Caffè Bach, Circopera in un atto di Giacomo Costantini con musiche di Franca Bettoli, Stefano Carloni e Andrea Cappelli dalla Cantata del caffè di Johann Sebastian Bach, diretta da Andreas Gies per la regia di Giacomo Costantini in un nuovo allestimento e nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con El Grito – Circo contemporaneo all’antica. Sul palco Sabrina Cortese (la Figlia), Antonio Garès (il Presentatore), Andreas Gies (il Padre) ed El Grito con Giacomo Costantini, Fabiana Ruiz Diaz e Andrea Farnetani. L’opera unisce le componenti strutturali del melodramma con quelle del circo : tre compositori lavorano su musiche di Bach con un soggetto che intreccia la vicenda cantata con i numeri acrobatici, tre cantanti (di cui uno assume anche il ruolo di direttore), tre strumentisti che agiscono sulla scena, tre artisti circensi che sono anche musicisti. Essi insieme costruiscono un’opera nuova che ha radici antiche. Caffè Bach è una formula nuovissima, che nasce per confrontare la scrittura contemporanea con il modello bachiano (Kaffeekantate e altre Cantate, ma anche le opere per tastiera e strumento solo) e il linguaggio dell’opera con quello del circo contemporaneo. L’opera concepita come punto d’incontro della tradizione operistica italiana con la tradizione musicale del circo, attraverso la rielaborazione della musica di Bach – nata al di fuori della dimensione scenica – col filtro della sensibilità contemporanea.

Caffè Bach può essere definita una sperimentazione al cubo per tre compositori (allievi del Conservatorio di Cesena), tre cantanti (tra i quali il direttore d’orchestra), tre artisti di circo e tre strumentisti (allievi del Conservatorio di Fermo). A loro si aggiunge un soprano che canta sui pattini, già campionessa italiana di pattinaggio artistico, un tenore che suona la chitarra, un direttore d’orchestra che canta anche nel ruolo di basso protagonista ed è solista di flauto, un'acrobata aerea, un clown, un acrobata che è anche musicista e suona tastiere e percussioni e firma anche la regia.

Rigoletto

Rigoletto di Giuseppe Verdi è in scena venerdì 12 gennaio alle ore 20,30 con replica domenica 14 alle ore 16 e un’anteprima giovani mercoledì 10 alle ore 16, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con OperaLombardia (che riunisce i cinque teatri di tradizione della regione, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Pavia) diretto da Pietro Rizzo, con la regia di Elena Barbalich. Protagonisti Angelo Veccia e Francesco Landolfi (Rigoletto), Claudia Pavone e Lucrezia Drei (Gilda), Matteo Falcier e Marco Ciaponi (Duca di Mantova). L'allestimento mescola suggestioni storiche e visioni contemporanee in una scenografia essenziale e senza tempo dove i cantanti agiscono in costumi d'epoca. Il Maestro Pietro Rizzo garantisce una direzione improntata alla sostanza e all'equilibrio e un raccordo di mestiere tra buca e palco. In questa opera, come anche in Madama Butterfly, è impegnata l'Orchestra sinfonica Gioachino Rossini, formazione riconosciuta dal Ministero e con sede a Pesaro e Fano, che in questi anni è molto cresciuta negli impegni e nel livello qualitativo delle prestazioni sinfoniche e liriche. Il baritono Angelo Veccia, impegnato come Rigoletto, conosce il ruolo e vi si muove a suo agio ; Matteo Falcier è uno dei tenori più interessanti della sua generazione e si muove in un repertorio ampio, per cui sarà interessante ascoltarlo impegnato in un ruolo impervio vocalmente e sfaccettato attorialmente come il Duca di Mantova ; accanto a loro la giovane Claudia Pavone, che si è segnalata in una interpretazione di Violetta : la attende una prova importante con questa opera “itinerante” che approda nelle Marche dopo le tappe in Lombardia.

Valeria Esposito

Quindi un'originalissima proposta : venerdì 26 gennaio alle ore 20.30 e domenica 28 alle ore 16 (anteprima giovani mercoledì 24 alle ore 16) va in scena il dittico Kaffeekantate - Cantata del caffè di Picander con musica di Johann Sebastian Bach e Bach Haus, opera in un atto di Vincenzo De Vivo con musica di Michele Dall’Ongaro, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini diretto da Federico Amendola con la regia di Alfonso Antoniozzi e in scena tre “storici” cantanti quali Valeria Esposito, Chris Merritt e lo stesso Antoniozzi. Picander, pseudonimo del poeta di Lipsia Christian Friedrich Henrici (1700 – 1764), ha lavorato su molte delle cantate di Bach ; con lui si confrontano Michele Dall'Ongaro, musicologo e conduttore radiofonico italiano contemporaneo nonché presidente-sovrintendente e direttore artistico dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e Vincenzo De Vivo, attuale direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini. Bach Haus è un intermezzo già andato in scena al Teatro Nazionale di Roma nel dicembre 2000. Si tratta di un gioco che comincia sin dal titolo (tradotto alla lettera sarebbe Casa Bach ma in realtà è una citazione di un pianista del Novecento, Wilhelm Backhaus) e che prosegue con il genere, caro alla tradizione comica italiana del Settecento. Bach Haus ironizza sul perché Bach non abbia mai scritto nulla sul teatro muovendosi attorno a tre personaggi principali : Johann Sebastian Bach, sua moglie Anna Magdalena, un impresario italiano di nome Nibbio che tenta invano di convincere il celebre musicista a scrivere un pezzo per il teatro ; Bach rifiuta gentilmente e suggerisce all’impresario di affidare la composizione dell’opera al suo figlio più giovane, Johann Christian. La scena è ambientata a Lipsia, la città dove Bach visse a lungo, ma non è certo un lavoro basato sulla verosimiglianza storica ; si ritrova piuttosto il piacere di giocare con le citazioni, le parodie, i gesti, in una sequenza di numeri musicali che, come nella tradizione settecentesca, alternano arie solistiche, pezzi d’insieme e recitativi.
La stagione jesina si chiude venerdì 23 febbraio alle ore 20.30 e domenica 25 alle ore 16 (anteprima giovani mercoledì 21 alle ore 16) con Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini diretto da Jordi Bernàcer con la regia di Matteo Mazzoni. Nel cast si segnala il debutto di Silvia Dalla Benetta nel ruolo del titolo ; particolarmente nota e apprezzata come soprano lirico di coloratura, negli anni la cantante ha ampliato il suo repertorio, confidando nella particolare estensione vocale, tanto da approdare a ruoli verdiani e pucciniani. Con lei il tenore italo americano Michael Spadaccini (Pinkerton) e il baritono napoletano Italo Proferisce (Sharpless), entrambi di consolidata esperienza nei ruoli.

Maggiori dettagli e informazioni sul sito della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.

Silvia Dalla Benetta
Avatar photo
Francesco Rapaccioni
Giornalista pubblicista dal 1996, segue con grande passione il teatro in genere e prosa e lirica in particolare, recensendo spettacoli e concerti sia in Italia che all'estero per testate nazionali e locali. Da anni conduce trasmissioni radiofoniche culturali su circuiti nazionali e regionali. Legge e viaggia in modo compulsivo e, al tempo stesso, dirige un piccolo teatro a San Severino Marche, in provincia di Macerata. Dopo alcuni anni negli Stati Uniti, vive oggi stabilimente in Italia, nelle Marche, dove si occupa anche di promozione culturale e turistica del territorio. Ma sempre con uno sguardo attento e curioso a ciò che accade nel mondo.

Autres articles

LAISSER UN COMMENTAIRE

S'il vous plaît entrez votre commentaire !
S'il vous plaît entrez votre nom ici