La stagione di Lugano Musica lancia al LAC, la sua bellissima “casa” affacciata sul lago, un giovane e ambizioso festival di Pasqua : i talenti dell’Orchestra Mozart di Bologna, nata con Abbado nel 2004 e ormai rinata dopo un lungo periodo di inattività seguito alla morte del Maestro, saranno “residenti” per i prossimi anni. Sotto la guida del sommo Bernard Haitink, daranno vita alla rassegna (1–5 aprile, www.luganomusica.ch) costituita da due concerti sinfonici, due cameristici e quattro preziosi appuntamenti al “Caffè degli Artisti”.
L’avvenimento, negli auspici di Marco Borradori, sindaco della città ticinese e presidente della Fondazione LuganoMusica, sarà un « ulteriore fiore all’occhiello nell’offerta turistica », e, come il resto della densissima stagione (già presentata dal wanderersite.com lo scorso 11 agosto, V.link sotto : nuove musiche per il LAC), è stato concepito dal direttore artistico dell’istituzione, Etienne Reymond, svizzero di Losanna.
Lo stesso Reymond, durante la presentazione alla stampa, spiega le ragioni che lo hanno portato a scegliere la Mozart, « un’orchestra giovane come il LAC (arrivato appena alla sua terza stagione) e versata tanto nel repertorio sinfonico quanto in quello cameristico ». Inoltre, « avere un’orchestra residente permette di avere una linea artistica forte, che nel nostro caso si svolge attorno a Mozart e Schubert ». Quanto al direttore, è « un orgoglio che il maestro Haitink sia con noi per la terza volta. Quando sono andato a casa sua, a Lucerna, mi ha chiesto : “Cosa vuole che diriga?”. Io gli ho detto che mi sarebbe piaciuto “aprire” con un bel do maggiore. Così la scelta è caduta sul Concerto di Mozart per pianoforte e orchestra K 503 e sulla Grande di Schubert, che, sempre in do maggiore, chiude il programma ». I concerti cameristici, affidati ai solisti dell’orchestra residente, uniranno a capolavori di Mozart e Schubert quali il Concerto per pianoforte K 414 in versione per pianoforte e quintetto d’archi e l’Ottetto, due capisaldi della musica contemporanea, autentico “pallino” di Reymond : gli scintillanti, mirabolanti quintetti per fiati Opus Number Zoo di Luciano Berio e le Sei bagatelle di György Ligeti.
Preziosa gemma, incastonata nel diadema pasquale in musica, saranno poi, come si diceva, gli appuntamenti del “Caffè degli Artisti” nella Hall del LAC, « una sorta di salotto », dice ancora Reymond, « che si aprirà prima di ogni concerto (alle ore 19 dell’1, 2, 4 e 5 aprile, ndr), dove il pubblico potrà conoscere da vicino gli artisti. Si faranno riflessioni tra i classici della letteratura italiana, affidati a letture, e la grande musica : quindi in programma troveremo Dante, Petrarca e Liszt, che fra l’altro passò sei mesi proprio qui a Lugano ».
L’Orchestra Mozart, formata da giovani talenti affiancati a solisti e prime parti di fama, ha un legame ormai “storico” con il LAC e con Haitink. L’orchestra rinacque nel 2016 dopo tre anni di inattività grazie a una campagna di raccolta fondi che culminò in due concerti nel gennaio 2017, uno al Manzoni di Bologna e l’altro proprio al LAC, sotto la direzione dello stesso Haitink. Dunque, è un festoso ritorno.
Mattia Petrilli, flautista, è anche membro del board, una carica che da sola simboleggia il “carattere” di una compagine « che si è ricostituita attorno alla voglia dei musicisti di ritrovarsi e di acquisire una sua indipendenza ». Per lui, il LAC « è stato ed è uno dei nostri “motori” principali ».
Membro del board è anche Francesco Senese, “assistant konzertmeister”: « Ci muoviamo con cautela », dice facendo il punto sulle prospettive, « il nostro orizzonte è legato alle produzioni che mettiamo in campo di volta in volta ». A partire dall’anno prossimo è prevista una stabilità ancora maggiore e più sicura. Per il momento, si torna a lavorare con il grande maestro olandese, « che già ci seguì e ci portò in tournée ad Amsterdam, Bruxelles, Londra, Bologna e al Musikverein di Vienna alla fine del 2013, quando la malattia infieriva su Abbado. Con lui abbiamo un legame davvero forte ».
Gli splendidi programmi del LAC verranno quasi integralmente replicati a Bologna, al Teatro Manzoni, dal 6 all’8 aprile. (www.orchestramozart.com).
Ho assistito ai concerti in Bologna : un'esperienza bellissima dopo quella del 6 gennaio 2017 ; cui era seguito un lungo silenzio. Il legame con il LAC dà maggiore sicurezza a questa Orchestra plasmata dalle mani, dal cuore e dal genio di Claudio Abbado che la considerava, come ha dichiarato Francesco Senese in un'intervista, qualcosa di molto prezioso e personale. Un grazie speciale al M° Haitink per l'arte e la disponibilità ; un abbraccio ai "ragazzi" dell'Orchestra per l'impegno diuturno, l'affetto verso il Maestro fondatore e la costanza