Festival Donizetti Opera 2020

Al Teatro Donizetti

19, 26 novembre 2020
Belisario
(in forma di concerto) con Placido Domingo
Orchestra del Teatro Regio di Torino
Dir. Riccardo Frizza

La fille du régiment
20, 28 novembre, 3 dicembre
Regia : Luis Ernesto Doñas
Orchestra Donizetti Opera
Dir : Corrado Rovaris

Marino Faliero
21 e 27 novembre, 6 dicembre
Progettocreativo : ricci/forte
Orchestra Donizetti Opera
Dir : Riccardo Frizza

Al Teatro Sociale

Le nozze in villa
22 e 29 novembre, 5 dicembre
Regia :Davide Marranchelli
Orchestra Gli Originali
Dir : Stefano Montanari

Giovanni Simone Mayr
L'amor conjugale 
(in forma di concerto)
4 dicembre
Orchestra Opera Fuoco
Dir : David Stern


L'amore conjugale (di Giovanni Simone Mayr)

 

Bergamo – Festival Donizetti 2020, dal 19 novembre al 6 dicembre

Il festival Donizetti Opera diventa ancora più ampio e ambizioso. La prossima edizione, la sesta del nuovo corso (19 novembre‑6 dicembre, www.donizetti.org), conterà la bellezza di cinque titoli, anche se due saranno in forma di concerto. E potrà contare, finalmente, sul Teatro Donizetti rinnovato. La chiusura del cantiere del restauro, aperto meno di tre anni fa, è stata confermata per il giugno prossimo. Seguiranno tre mesi di collaudo, una mega festa cittadina, diurna e notturna, il 5 settembre, e poi il festival.

 

 

Cinque titoli, appunto : Belisario con Placido Domingo, Fille du régiment, Marino Faliero, Le nozze in villa, L’amor coniugale (di Mayr). Uno sforzo produttivo certo dovuto alla riapertura del teatro maggiore in città bassa, che, con i suoi 1.200 posti, consentirà un più ampio sbigliettamento e di usare il delizioso “Sociale” di città alta, con i suoi 5–600 posti, solo come gioiello di complemento. Ma è merito, anche, dei soldi e della politica. Che non sono, una volta tanto, cose volgari, ma la misura esatta del valore che si dà alle cose. Il sindaco Giorgio Gori ha lavorato ai fianchi parlamentari bergamaschi di destra e di sinistra : risultato, un emendamento alla legge di bilancio che vale un milione l’anno per i prossimi tre anni, raddoppiando di netto il contributo straordinario ricevuto nei due anni passati. Poi ci sono i fondi ministeriali del FUS e quelli che il Comune destina alla Fondazione Donizetti specificamente per l’attività operistica (oltre 1,2 milioni); e la Regione, la Fondazione Cariplo, la Camera di Commercio di Bergamo, munifici privati come Ubi o Sacbo, gli “Ambasciatori di Donizetti”, 25 aziende che donano almeno 10 mila euro ciascuna (« vorremmo arrivare a raddoppiarli e arrivare a 50 », ci dice Massimo Boffelli, che della Fondazione è direttore generale). Una “carica”, quella dei privati e del pubblico alleati, che si è vista anche nella ristrutturazione del teatro, costata oltre 18 milioni e sostenuta equamente da istituzioni, società e persone fisiche.

Francesco Micheli, direttore artistico

Il Donizetti Opera, che in questi anni ha visto aumentare di molto il pubblico, non solo straniero, ma anche locale e giovanile, grazie a incessanti iniziative di divulgazione che hanno portato la musica del sommo Gaetano persino nelle scuole della provincia e tra i detenuti della Casa Circondariale, coinvolgendo tutta quanta la comunità territoriale, punta forte, sempre, sulla proposta artistica. La guida scientifica di Paolo Fabbri garantisce, come dice lui stesso, « continue ricognizioni sugli autografi », così da proporre, con regolarità, edizioni critiche o comunque aggiornate. La guida artistica di Francesco Micheli, dal canto suo, dopo lo stupefacente Ange de Nisida allestito nel cantiere aperto del “Donizetti”, sforna quest’anno persino una collaborazione con Cuba e l’Avana, il cui Teatro Lirico Nacional fu nel passato vera e propria porta d’ingresso delle opere donizettiane nel subcontinente americano.

Placido Domingo

Le prime tre opere andranno in scena proprio nel teatro ritrovato. Si comincerà con il Donizetti classico e tragico del Belisario inaugurale (19 e 26 novembre), in forma di concerto, una sorta di “gala” con Placido Domingo, qui baritono, entusiasta debuttante nel ruolo del titolo, attorniato da Celso Albelo, Simon Lim, Davinia Rodriguez, Annalisa Stroppa, mentre il direttore musicale Riccardo Frizza sarà alla guida dei complessi del Regio di Torino, istituzione ospite.

Corrado Rovaris

Si proseguirà con La fille du régiment (20 e 28 novembre, 3 dicembre) in coproduzione con Cuba e l’Arena di Verona ; Corrado Rovaris ritorna a dirigere un’opera (alla testa dell’orchestra di casa, la Donizetti Opera) dopo l’Anna Bolena di qualche anno fa, protagonisti del cast Xabier Anduaga (Tonio) , Sara Blanch (Marie) e Paolo Bordogna (Sulpice).

Luis Ernesto Doñas

Due parole sulla regia, che è del giovane talento cubano Luis Ernesto Doñas : a Bergamo aveva già fatto Rita per la Donizetti Night e per le scuole ; per questo allestimento, già rappresentato a Cuba nel dicembre scorso, ci dice di aver pensato a una « ambientazione un po’ distopica » ispirandosi anche al pittore cubano Raul Martinez. È uno spettacolo senz’altro atteso, che verrà un po’ modificato in vista dell’andata in scena orobica e che promette un particolare “colore” caraibico.

ricci/forte

Poi il Marino Faliero (21 e 27 novembre, 6 dicembre), direttore Frizza ; “progetto creativo”, scenicamente, del duo ricci/forte, nel cast cantano Alex Esposito nel ruolo del titolo oltre a Javier Camarena artista in residenza.

Alex Esposito e a destra Javier Camarena

Nello splendido Teatro Sociale, in città alta, andranno invece in scena il Donizetti giovanile de Le nozze in villa (22 e 29 novembre, 5 dicembre), dirige l’orchestra Gli Originali Stefano Montanari ;

Stefano Montanari

la regia è di un altro giovane molto promettente, Davide Marranchelli, un comasco che si è fatto le ossa con l’Aslico e Opera Education “riducendo” opere per ragazzi (proprio di Donizetti, fra l’altro),

Davide Marranchelli

mentre nel cast figurano Gaia Petrone, Omar Montanari, Fabio Capitanucci, Edgardo Rocha, Manuela Custer ; infine, in forma di concerto, L’amor coniugale del maestro bavarese di Donizetti, Giovanni Simone Mayr, il cui libretto, basato su Léonore ou l’amour conjugal di Bouilly, ispirò anche il Fidelio ed è quindi un originale omaggio a Beethoven nel 250° dalla nascita.

Rispetto alle edizioni passate manca, nel dies natalis donizettiano, il 29 novembre, il concerto di musica sacra nella cornice impareggiabile di Santa Maria Maggiore. Ma quel giorno si “rimedierà”, pare, con una sorpresa che verrà svelata più avanti.

Riccardo Frizza, direttore musicale del Festival Donizetti Opera
Sergio Rizza
Sergio Rizza, milanese, 48 anni, giornalista professionista, è caposervizio del quotidiano free press "Metro", dove lavora dal 2000. Ha seguito e segue, oltre ai maggiori fatti di cronaca e politica, le stagioni di musica concertistica e operistica di Milano e della Lombardia.

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