Antonio Pappano torna quest’anno ad inaugurare la stagione di concerti all’Auditorium Parco della Musica per la quindicesima volta ; è a Roma dal 2005 ed al termine della stagione scorsa il maestro e l’Accademia con il Presidente Michele Dall’Ongaro hanno rinnovato il contratto fino al 2023. Un’estate di lavoro per Sir Tony con l’Orchestra e il Coro impegnati a registrare prima un album La Trilogia Tudor di Gaetano Donizetti, protagonista il soprano Diana Damrau e poi l’Otello di Giuseppe Verdi con Jonas Kaufmann come Otello, Carlos Alvarez Jago e Federica Lombardi Desdemona.
“Può apparire strano, addirittura una scelta inadatta inaugurare la stagione con una messa da Requiem ma vi accorgerete che sarà un evento ; la musica vi sorprenderà con i suoi equilibri tra momenti di intensità musicale e quelli di intimità e tenerezza” così spiega il maestro Pappano. Michele Dall’Ongaro parla di “inaugurazione esplosiva” con l’orchestra al completo, quattro bande di ottoni, due cori.
“Occorrerebbe un anfiteatro o un’impalcatura digradante innanzi all’organo, su cui troverebbero posto tutti i coristi e qualche orchestrale ; il resto dell’orchestra deve collocarsi nella parte anteriore dell’anfiteatro… “
Così Berlioz suggeriva per la disposizione dei musicisti nella Cappella degli Invalides per la prima della sua Messa e proprio come lui desiderava, il 5 dicembre 1837 fu eseguita per una cerimonia in memoria del maresciallo Damrémont ucciso nella battaglia di Costantina.
Altri due saranno gli appuntamenti per commemorare Berlioz : ancora Pappano dirigerà l’Ouverture del Benvenuto Cellini e la Symphonie fantastique, mentre i Direttore Ospite principale Mikko Franck sarà sul podio per l’Ouverture di Beatrice et Benedict l’opera ispirata alla commedia romantica Much ado about nothing di William Shakespeare
Nel 2020 ci sarà un altro importante anniversario quello dei 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven e l’Accademia ricorderà il musicista tedesco con diversi appuntamenti. Antonio Pappano dirigerà l’Ouverture delle musiche di scena Re Stefano mentre Tomas Netopil un’altra composizione di raro ascolto la Consacrazione della casa. E poi il Concerto n. 5 “Imperatore” con Emanuel Ax al piano e Lahav Shani sul podio ; il Concerto per violino solista Leonidas Kavakos e la direzione di Gianandrea Noseda. Per la stagione cameristica si potrà riascoltare Kavakos in due appuntamenti con Enrico Pace al pianoforte nelle Sonate per violino e pianoforte e poi Evgenji Kissin in un recital eseguirà tre Sonate e le Variazioni Eroica op. 35.
Come sua consuetudine Antonio Pappano dirigerà musica operistica in un concerto rossiniano con pagine da Semiramide, Otello la Sinfonia da Ermione e la Messa di Gloria, protagonisti Javier Camarena, Laurence Brownlee, Federica Lombardi, Teresa Jervolino e Carlo Lepore. La Messa sarà dedicata alla memoria di Bruno Cagli, musicologo per anni alla guida dell’Accademia e direttore artistico del teatro dell’Opera di Roma, della Fondazione e del Festival Rossini di Pesaro.
Tornerà Diana Damrau, diretta da Pappano, con le regine Tudor di Donizetti : arie da Anna Bolena, Maria Stuarda e Roberto Devereux.
Molti debutti : la direttrice finlandese Susanna Mälkki, Antonello Manacorda e soprattutto Michele Mariotti. Anche molti ritorni Juraj Valcuha, Myun-Whun Chung, Gustavo Dudamel, Pablo Heras-Casado e Valery Gergiev fra gli altri.
Uno spazio importante sarà riservato ai compositori ed interpreti di musica contemporanea : tre anteprime di Magnus Lindberg, della musicista Lotta Wennakoski e la prima esecuzione italiana di Buddha Passion del compositore cinese Tan Dun che ritorna all’Accademia per dirigere il suo Oratorio e naturalmente il Concorso Luciano Berio.
La stagione da camera vedrà Maurizio Pollini, Martha Argerich, Grigory Sokolov, Beatrice Rana, Nikolaji Lugansky e il ritorno di Ivo Pogorelich. Giovanni Antonini proseguirà il ciclo Haydn 2032 e Federico Maria Sardelli con l’Accademia Barocca di Santa Cecilia dirigerà la Juditha Triumphans di Antonio Vivaldi. Mario Brunello presenterà il suo progetto Bach eseguito con violoncello piccolo.
In sintesi i concerti sinfonici saranno 28 dei quali sette diretti da Antonio Pappano, 18 quelli da camera, quattro tournée a Parigi, in Svizzera, in Germania e ad Atene. Per due volte sarà Pappano a dirigere, le altre due Gustavo Dudamel e Daniele Gatti.
I prezzi dei biglietti e degli abbonamenti restano invariati.
Il maestro del coro Ciro Visco dopo 12 anni lascia la guida della compagine ceciliana, andrà a dirigere il Coro del Teatro Massimo di Palermo “Qui sono nato, ho diretto il Coro nove anni più tre ; per me una possibilità enorme ho dato tanto ma ho anche ricevuto tanto in cambio. Però bisogna essere onesti con sé stessi e capire quando è il momento di andar via. Tony mi mancherà molto ma noi Napoletani riusciamo a conservare nel cuore tutte le cose belle. I love you Tony” Con queste parole Ciro Visco ha salutato l’Accademia, al suo posto arriva il M. Piero Monti che dirigeva il Coro del Teatro di Palermo.
