Prossimo concerto

Fantaisie a quattro mani

16 ottobre 2018 – 19:30
Palazzetto Bru Zane, Venezia

Lidija e Sanja Bizjak pianoforte a quattro mani

Gabriel FAURÉ / André MESSAGER
Souvenirs de Bayreuth 
Emmanuel CHABRIER 
Souvenirs de Munich
Jeanne LELEU
Fantaisie sur Véronique
André MESSAGER
2e Valse 
Eugène-Marie-Joseph de THUISY
Quadrille sur La Belle
Hélène Hector OLLIVIER
Fantaisie sur Orphée aux Enfers
Renaud de VILBAC
2e Suite sur Les Contes d’Hoffmann
Mel BONIS
Les Gitanos
Valse Espagnole

Olivier MÉTRA
Aragonaise
Valse de Fanfreluche

 

E’iniziata a Venezia la nuova stagione del Palazzetto Bru Zane 2018/19 ; quest’anno il protagonista sarà Jacques Offenbach (1819–1880) nell’ occasione del bicentenario della nascita. In questo autunno veneziano Il tema del festival è “Jacques Offenbach e la Parigi della musica leggera” e sarà possibile scoprire pagine meno note del compositore franco – tedesco.

La primavera prossima si svolgerà a Parigi un ciclo dedicato al centenario del Trattato di Versailles che mise fine alla Prima Guerra Mondiale. ”I musicisti della Grande Guerra” è il titolo della manifestazione omaggio a compositori come Maurice Ravel, le sorelle Boulanger, Claude Debussy, ma anche musicisti meno conosciuti come Jean Cras e Fernand Halphen. A giugno ancora a Parigi un Festival tutto dedicato all’operetta, non solo Offenbach ma anche Hervé Barbier Lecocq fino a Reynaldo Hahn. In chiusura alla Chapelle Royale di Versailles due messe quella solenne di Hector Berlioz e una dedicata ai defunti di Jean Paul Egide Martini.

Continua così l’impegno del Centro di musica romantica francese Palazzetto Bru Zane per la riscoperta di musiche e compositori dimenticati.

http://www.bru-zane.com/it/

Lidija et Sanja Bizjak pianoforte a quatto mani (prossimo concerto del 16 ottobre)

Venezia Sestiere di San Polo, da Campo San Stin si imbocca lo stretto Sotoportego de San Rocco ; pochi metri e si arriva al Palazzetto Bru Zane. Il Casino Zane fu costruito nel 1695 da Marino Zane, voleva una piccola casa da destinare allo svago e alle arti a poca distanza dal Palazzo di famiglia. Gli artisti più rinomati vennero contattati per i decori interni : Sebastiano Ricci per i due affreschi della scalinata e del soffitto della sala grande. Gli stucchi furono opera di Abbondio Stazio, la balaustra di legno del salone uscì dalla bottega Brustolon di Belluno. Nel 2009 il casino fu restaurato a cura della Fondazione Bru per riportare in vita il progetto di Marino Zane, un luogo dedicato alle arti e alla musica in particolare.

Mme Nicole Bru prese così la decisione di fare del Casino Zane la sede di un Centro di studi impegnato nella riscoperta e valorizzazione della musica francese del XIX secolo. Da allora molte sorprese sono ricomparse dal patrimonio della musica francese ; con molto impegno sono state messe in scena ed eseguite opere misconosciute anche di compositori celebrati. Concerti sorprendenti e originali, pubblicazioni di studi approfonditi e conferenze, edizioni discografiche per fissare in testimonianze sonore il lavoro fatto con gli artisti. Il Palazzetto ha anche creato una radio Bru Zane Classical Radio sul web dove si possono ascoltare tutte le produzioni di questi anni.

Il Palazzetto aprirà, come d’abitudine, le porte anche al Carnevale di Venezia per un concerto scherzoso con le musiche che mettevano in burla la società parigina del XIX secolo.

L’8 marzo, sempre a Venezia, per la giornata della donna si celebrerà la compositrice Louise Farrenc. Continuano i laboratori Romantici in erba dedicati ai bambini per avvicinarli alla musica ed anche i concerti in famiglia della domenica.

Poi ci saranno le tournées in giro per la Francia la Svizzera e il Belgio. L’importante novità di questa stagione – ed è anche una sfida – sarà il Festival Palazzetto Bru Zane a Montréal in Canada, dall’8 al 10 marzo 2019. Questo nuovo impegno vuole essere un ponte verso il continente americano e soprattutto in direzione degli Stati Uniti, dove la radio Bru Zane è seguitissima sul web.

Concerto del 29 settembre (L'amore alla francese): Marie Perbost, soprano, Ambroisine Bré, mezzosoprano, Camille Tresmontant, tenore,  Jean-Christophe Lanièce, baritono, Charlotte Bonneu, pianoforte

Abbiamo sentito Alexandre Dratwicki, il direttore scientifico del Centro di musica romantica francese per conoscere le scelte di questa prossima stagione e per un bilancio di questi dieci anni di attività del Palazzetto.

“Quello che ci impegna molto da cinque anni a questa parte è la produzione di spettacoli che entrano nel circuito ; è iniziata l’avventura con Les Chevaliers de la table ronde di Hervé che abbiamo messo in scena proprio a Venezia al teatro Malibran e che ha girato per tre anni. Ora è in tournée Mam’zelle Nitouche sempre di Hervé. Per il Palazzetto è molto importante sottolineare che la musica romantica francese non è soltanto musica seria, e ci preme molto lavorare su ogni genere di repertorio dove si può trovare una varietà incredibile di titoli e di musicisti.”

“Quest’anno, oltre alle riscoperte di titoli desueti, una sfida importante sarà La Perichole una delle operette più conosciute di Offenbach ed anche una delle più controverse del suo repertorio, verrà riproposta con gli strumenti dell’epoca con Marc Minkowski e Les Musiciens du Louvre, a Montpellier poi a Bordeaux. Il maestro Minkowski è un grande appassionato delle operette del musicista franco tedesco, avremo così la prima registrazione di un titolo conosciuto eseguito come si faceva al tempo di Offenbach con i tempi e i ritmi che erano dell’epoca. E sarà una sorpresa davvero imperdibile”

“Qui a Venezia vogliamo proporre non soltanto i titoli e le musiche di Offenbach, ma anche incuriosire il pubblico con le composizioni di musicisti che lavoravano a quel tempo. Così si ascolteranno le musiche di Audran, Serpette, Varney, Toulmouche, Roger,Jonas credo proprio non molto conosciuti dagli Italiani. Brani scritti per violoncello e pianoforte di Offenbach

“Offenbach era violoncellista suonò nelle orchestre di molti teatri a Parigi ; fu direttore di musica alla Comédie-Française. Componeva e dirigeva le musiche per le tragedie di Racine e Corneille ; è stato molto importante per lui ascoltare la déclamation française per la sua musica ; ha studiato la maniera degli attori francesi di parlare la lingua e di recitare i versi e il ritmo delle parole dei drammaturghi classici ed è stato molto utile per i tempi e le cadenze delle sue operette. Esiste fra le composizioni della Comédie la musica di scena del Barbiere di Siviglia di Beaumarchais : un manoscritto inedito di trenta minuti.

“Per lo stile di Offenbach della musica bisogna dire che quando arrivò a Parigi c’erano regole rigide nei teatri per i quali scriveva. All’inizio erano ammessi solo due cantanti, poi tre e non era possibile inserire un’ouverture considerata musica sinfonica che non era ammessa ; niente balletti. Dové tirare fuori tutta la sua immaginazione ed inventare davvero una maniera particolare di comporre operette. Poi nel 1864 finalmente furono ammesse compagnie di cantanti e cori per i piccoli teatri. Il suo desiderio più grande era di poter comporre per l’Opera de Paris o almeno l’Opera Comique ; Robinson Crusoe, Fantasio e Le Contes d’Hoffmann certamente hanno partiture più complesse e orchestrazioni più accurate delle altre scritte per Le Bouffes du Nord.”

 “L’Opéra Comique arriva direttamente da Louis XIV e dal primo ‘700, e dalla Querelle des Bouffons e il teatro italiano ; poi nel 1801 nasce a Parigi il Théâtre des Italiens e qui si faceva Mozart, poi Rossini e tutti i compositori dell’Opera buffa. E lo spirito e il ritmo italiano si ritrova per esempio in molti dei musicisti che hanno scritto operette, fra gli altri Grétry.”

“Dopo dieci anni di lavoro qui al Palazzetto Bru Zane, per fare un bilancio, mi auguro che tutto il nostro impegno per riscoprire e valorizzare il repertorio comico e leggero venga premiato e che la musica che abbiamo proposto entri nei normali circuiti dei teatri. Spero che fra quaranta anni un musicista come Hervé sarà considerato un grande allo stesso livello di Offenbach”

Lara Neumann (soprano) Flannan Obé (tenore) Pierre Cussac (Fisarmonica) (Concerto del 30 settembre)

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