Programma

Franz Liszt (1811–1886)

Vergiftet sind meine Lieder (II edizione)
Im Rhein, im schönen Strome
Freudvoll und leidvoll
Der König von Thule
Ihr, Glocken von Marling
Die drei Zigeuner

Gustav Mahler (1860–1911)

Cinque Lieder su testi di Friedrich Rückert

Ich atmet' einen Linden Duft
Liebst du um Schönheit
Blicke mir nicht in die Lieder
Ich bin der Welt abhanden gekommen
Um Mitternacht 

Hugo Wolf (1860–1903)

Sie haben heut' Abend Gesellschaft
Ich stand in dunkeln Träumen
Das ist ein Brausen und Heulen
Aus meinen großen Schmerzen
Mir träumte von einem Königskind
Mein Liebchen wir saßen beisammen
Es blasen die blauen Husaren

Richard Strauss (1864–1949)

Quattro ultimi canti (Vier letzte Lieder)

Frühling
September
Beim Schlafengehen
Im Abendrot

Tenore               Jonas Kaufmann
Pianoforte        Helmut Deutsch

 

Teatro alla Scala, venerdì 28 Settembre 2018

Meritato trionfo per il concerto di canto di Jonas Kaufmann al Teatro alla Scala. Un programma quanto mai interessante e vario che conferma la sensibilità dell’artista, di cui si apprezzano il fraseggio e la continua ricerca musicale che lo porta a cimentarsi con i Quattro ultimi canti di Strauss.

Al termine del concerto, omaggio al tempio dell’opera con sette bis tra cui brani da Aida, Carmen e Tosca.

Ogni tempio ha bisogno dei suoi idoli, dei suoi eroi ! A maggior ragione, dunque, un tempio della lirica per antonomasia come il Teatro alla Scala non poteva che accogliere con sincero entusiasmo la presenza di Jonas Kaufmann venerdì 28 settembre, per una serata di canto con un programma di sicuro interesse.

Il tenore Jonas Kaufmann (1969)

Penultimo appuntamento nel corso di una tournee che ha portato in giro per l’Europa lo star-tenor di Monaco di Baviera, da Bordeaux a Wiesbaden passando per Parigi, Bad Wörishofen, Vienna, Linz con sette appuntamenti in due settimane, si tratta di una serata da sold out con larga parte di pubblico giunto dall’estero per l’occasione.
Se Franz Liszt è soprattutto ricordato come uno dei più grandi virtuosi della tastiera, la selezione di brani ne mette in luce la libertà e la fantasia nel dar vita a pagine per nulla scontate, dalle preziosità timbriche inconsuete, passando via via dalla tensione furente di Vergiftet sind meine Lieder all’incanto suscitato dalla vista del Duomo di Colonia di Im Rhein, im schönen Strome. Prima del caratteristico brano d’ispirazione ungherese Die drei Zigeuner è il colorato, martellante Ihr, Glocken von Marling a mettere in luce le qualità di Kaufmann che esegue questi brani con impeto ma senza mancare di raffinatezza e varietà d’accento.
Tutt’altra atmosfera quella dei cinque mahleriani Rückert-lieder dove il tenore si muove per mezzevoci alla ricerca dei colori dominanti nelle musiche del primo novecento. Sono queste le pagine più ispirate della serata, con la voce idealmente sorretta dal pianoforte di Helmut Deutsch, rigorosamente fedele allo spartito, suoni nitidi e armonie ben definite ma mai meccaniche, privilegiando accenti e colori netti piuttosto che una inutile ricerca degli effetti cui ci hanno abituato molte esecuzioni con orchestra.
Il canto di Kaufmann, diretto e generoso nella ricerca di sfumature e mezzevoci che portano in taluni momenti la voce al limite della corretta intonazione, si integra idealmente con questo pianoforte. Così stupisce, e colpisce, un Liebst du um Schönheit che per una volta non ci inonda sin dall’inizio con l’esplosione solare del finale ma, splendidamente, vi arriva per gradi partendo da una sotterranea inquietudine. Spontaneo e meritato l’applauso dopo Ich bin der Welt abhanden gekommen sussurrato a mezzavoce con un gioco di vocali, prima della perorazione finale di Um Mitternacht.

Jonas Kaufmann e Helmut Deutsch durante il concerto

Dopo che la musica di Hugo Wolf ci ha introdotto nella seconda parte del concerto con una selezione di pagine giovanili colme di accenti d’impulsivo romanticismo e linee vocali frammentate, che ben si adattano alla vocalità frastagliata, a tratti aspra, del tenore, l’attenzione è calamitata dall’esecuzione dei Quattro ultimi canti di Richard Strauss.
Grande è la curiosità di ascoltare questi brani, idealmente interpreti dalle più grandi voci di soprano del dopoguerra, accompagnati al pianoforte e per di più da voce maschile, sia pure quella di Kaufmann. Alla prova dell’ascolto rimane nella memoria la grande musicalità e flessibilità vocale del tenore ma, complessivamente, l’esito lascia dubbiosi e solo in Im Abendrot, il quarto e ultimo lied, colori e effetto sono da ricordare. Del resto, il tenore non riesce al momento a evocare le atmosfere che solo la voce femminile può ottenere, facendosi forza di flessibile sinuosità che non può mostrare la voce di un tenore drammatico.

Manca il colore della malinconia, del pacato rasserenamento davanti all’interrogativo dell’estremo tramonto : Ist dies etwa der Tod ? – È così, forse, che si muore ? La risposta in musica arriva, con un altro tocco di geniale orchestrazione, da  Richard Strauss che cita il suo poema giovanile Tod und Verklärung, quasi a chiudere il cerchio !

Applausi finali per Jonas Kaufmann e Helmut Deutsch

Tre bis con musiche di Richard Strauss e tutti a casa ? Neanche per sogno, siamo pur sempre nel tempio scaligero ed ecco allora Se quel guerrrier io fossi…Celeste Aida di Verdi (se il fraseggio del recitativo è piuttosto improbabile e tirato via, la messa di voce con smorzatura é da manuale e ci ricorda che oggi Kaufmann è forse l’unico tenore in grado di rispettare la scrittura verdiana), La fleur que tu m'avais jetée di Bizet (idem come sopra per il finale dell’aria, specialità della casa!) per un Don José che oggi non ha uguali, E lucevan le stelle di Puccini a suscitare entusiasmi da divo d’altri tempi.
Prima dei lunghi applausi finali, un ultimo, intenso Es muss ein Wunderbares sein di Franz Liszt.

Teatro esaurito per il ritorno di Jonas Kaufmann al Piermarini

 

Avatar photo
Paolo Malaspina
Paolo Malaspina, nato ad Asti nel 1974, inizia a frequentare il mondo dell’opera nel 1989. Studia privatamente canto lirico e storia della musica parallelamente agli studi in ingegneria chimica, materia nella quale si laurea a pieni voti nel 1999 presso il Politecnico di Torino con una tesi realizzata in collaborazione con Ecole Nationale Supérieure de Chimie de Toulouse. Ambito di interesse musicale : musica lirica e sinfonica dell’ottocento e novecento, con particolare attenzione alla storia della tecnica vocale e dell'interpretazione dell'opera lirica italiana e tedesca dell'800.
Crediti foto : © Gregor_Hohenberg (Ritratto Kaufmann) 
© Marco Brescia/Rudy Amisano (Foto spettacolo) 
© Wanderersite (Saluto finale)

Autres articles

LAISSER UN COMMENTAIRE

S'il vous plaît entrez votre commentaire !
S'il vous plaît entrez votre nom ici