Tale è l'avveniristico edificio che da tredici anni ospita grandi spettacoli d'opera, creando una tradizione che non esisteva e che oggi lo colloca fra i primi al mondo

Il Palau de les Arts Reina Sofia, teatro lirico di Valencia dalla stupefacente architettura ideata da Calatrava, ha presentato a Milano la sua prossima stagione d’opera sotto l’egida della Comunitad Valenciana, che con l’occasione ha lanciato una grande offerta turistica. Perché a Milano, è presto detto : i visitatori italiani di quella splendida regione sono in prevalenza sui turisti di altri Paesi, così come gli appassionati di musica attratti dagli interessanti programmi del Palau costituiscono la maggioranza del pubblico che vi giunge dall’estero. Inoltre- e forse anche questo ha contato- da qualche anno sono italiani i vertici del teatro, dal sovrintendente  e direttore artistico, il regista Davide Livermore, ai due Maestri che condividono la direzione musicale, Roberto Abbado e Fabio Biondi.

Davide Livermore

È Livermore, durante la presentazione milanese, a tracciare il profilo di quella che, da quando è stato nominato nel 2015 raccogliendo l’eredità della mitica manager Helga Schmidt, considera la sua “casa ideale”: “Siamo un’istituzione artistica che produce cultura, narrazione musicale e drammaturgica. Non mettiamo il marketing in primo piano, non programmiamo in base a scelte di comodo o a calcoli. E ne siamo ricompensati dal successo di produzioni rare come, per citarne una recente, Le cinesi di Haendel diretta da Fabio Biondi, che ha segnato il tutto esaurito. Abbiamo una missione”, conclude. “A Valencia non è mai esistita una grande tradizione lirica perché è sempre mancato un teatro importante. Basta pensate che il soprano valenciano Lucrezia Bori, celebre in tutto il mondo e partner di Caruso, non cantò mai nella sua città. Ma ora quel teatro esiste e la tradizione la stiamo creando da quando fu inaugurato, tredici anni fa”.

Molti grandi nomi hanno contribuito all’impresa, dal primo direttore musicale Lorin Maazel che fondò l’orchestra, poi frequentata da grandi bacchette tra cui Pretre, Chailly, Gergev, Noseda e naturalmente Mehta che è stato l’altra prestigiosa presenza stabile sul podio, firmando una memorabile produzione del Ring  insieme a la Fura dels Baus. Contemporaneamente venne istituito il coro, ben presto di riconosciuta qualità musicale e attoriale. E non sono mai mancate né mancano le presenze straordinarie nelle compagnie, da Placido Domingo che al Palau ha anche diretto l’orchestra e fondato un’importante accademia di canto, alle primedonne Desirée Rancatore, Maria Josè Siri e Mariella Devia, a Gregory Kunde protagonista  indimenticabile di Otello, Idomeneo, I Vespri siciliani  e prossimo a debuttare ne La forza del destino. Tra i registi che hanno esibito al Palau il loro talento basterà citare Peter Stein, un grande della sua generazione che ha messo in scena Macbeth, e il giovane oggi più conteso Damiano Michieletto che ha allestito L’elisir d’amore. Nelle scorse stagioni Biondi si è fatto molto applaudire con altre opere rare, da Silla di Haendel a Piramo e Tisbe di Hasse, quest’ultimo in forma scenica. Abbado con capolavori di segno diverso quali Sansone e Dalila, A Midsummer Night Dream, Tancredi.  

Queste citazioni danno un’idea della varietà e della ricchezza di repertorio che caratterizza il teatro valenciano. E lo conferma il programma della Stagione 2017–2018, partito tra ottobre e dicembre con tre titoli definiti “anteprima”: Butterfly in una produzione del teatro diretta da Diego Matheuz, Le cinesi in forma di concerto e Don Carlo che arriva dalla Deutsche Oper di Berlino, con Andrea Caré nel ruolo del titolo e Domingo, la Siri, la Urbana, Vinogradov, Spotti interpreti principali (in programma fino al 21 dicembre).

Don Carlo

La stagione vera a propria inizia in gennaio con Peter Grimes di Britten in una messinscena di Willy Decker prodotta dalla Monnaie di Bruxelles, con Christopher Franklin sul podio e Gregory Kunde protagonista (dall’1 all’11 febbraio).

Seguirà Il mondo della luna di Haydn in una coproduzione internazionale firmata da Emilo Sagi, con la partecipazione degli allievi del Centre Cantantes creato a Valencia da Placido Domingo, diretti da Jonathan Brandani (dall’8 al 14 marzo).

Fabio Biondi

Molto atteso è poi Il corsaro verdiano interpretato da un cast grandi voci sotto la direzione di Fabio Biondi (dal 28 marzo al 10 aprile). Come pure Tosca, uno spettacolo firmato da Davide Livermore al Carlo Felice di Genova e riproposto  con Nicola Luisotti sul podio e tre protagonisti di vaglia quali Lianna Haroutounian, Alfred Kim, Claudio Sgura  (dal 6 al 21 maggio). La damnation de Faust, con la regia di Michieletto che ha felicemente debuttato all’Opera di Roma, si avvale dell’interpretazione di Roberto Abbado che di Berlioz è un raffinato cultore (dal 20 giugno al 1° luglio). Mentre Fabio Biondi proporrà in forma di concerto il Mozart de La clemenza di Tito (dal 24 al 28 giugno).

Bozzetto per La Damnation de Faust

Mariella Devia

Interessante e variegata è anche la Stagione dei Concerti, tra i quali spiccano i tre diretti da Abbado : il primo che ha al centro Mathis der Maler di Hindemith (14 dicembre 2017), il secondo dedicato a Mahler (25 maggio) e il terzo che accompagnerà Mariella Devia in Arie del suo prediletto Belcanto (2 giugno).

Quanto a Fabio Biondi, si è riservato l’integrale dei Concerti Brandeburgesi nei quali si esibirà anche come violinista (11 marzo e 6 aprile). Da segnalare anche un Concerto di Natale affidato al Coro e diretto da Placido Domingo (22 dicembre 2017).
Non mancano insomma gli appuntamenti di qualità. Ai quali fa da cornice un teatro dal fascino unico, al centro di un vero e proprio parco della cultura che ospita musei, gallerie d’arte e altri spazi in edifici tutti di straordinario pregio architettonico. Il parco sorge all’esterno ma non lontano dal centro storico di Valencia, che pure merita una visita.  E l’offerta turistica della Comunitad Valenciana è aperta anche al pubblico del Palau.

Orquestra de la Comunitat Valenciana
Avatar photo
Luciana Fusi
LUCIANA FUSI è nata e residente a Milano. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, è giornalista professionista. Ha lavorato in diversi periodici Mondadori e Rizzoli, prevalentemente nel settore Cultura e Spettacolo con funzioni di caporedattore. Contemporaneamente, ha collaborato con riviste musicali tra cui Discoteca, Musica, Amadeus, Opéra International e, tuttora, Suonare News. E' stata capo ufficio-stampa del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro alla Scala e dell'orchestra Mozart di Claudio Abbado.
Crediti foto : © Tato Baeza
@José Cuellar (Davide Livermore)
© Barbara Aumüller (Don Carlo)
© Marcello Orselli

Autres articles

LAISSER UN COMMENTAIRE

S'il vous plaît entrez votre commentaire !
S'il vous plaît entrez votre nom ici